Livorno è padre, madre, nonno e nipotino che muoiono annegati al piano terra.
Noi siamo un seminterrato accanto al fiume che fu tomba di madre, padre, fratello e sorella. Noi siamo un padre e il suo bambino che attendono la salvezza su un muretto troppo fragile per resistere alla furia. Noi siamo i pensieri di una madre che guarda la sua piccola ancorata al sedile posteriore e resta a farle compagnia fin oltre la vita. Noi siamo tre persone su un’auto che passa proprio nel momento in cui la strada decide di crollare. Noi siamo due donne anziane che non possono fuggire e hanno troppo tempo per vedere in faccia la morte.
Livorno siamo noi. E noi siamo Livorno.
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