L’interrogazione procede a stento e lei potrebbe degnamente interpretare una parte da protagonista accanto a Greta Garbo in un film muto. Le faccio la terza domanda, di difficoltà decrescente, per verificare se il suo passaggio attraverso il primo trimestre abbia lasciato una traccia, anche lieve ma pur sempre una traccia. .
– Vediamo un po’ la lirica cortese e in particolare il concetto di “fin’amor”, contrapposto alla “fol’amor”? –
– Ehm… quindi, la fol’amor è una tipologia di amore quasi esclusivamente carnale, mentre fin’amor è l’opposto –
– Opposto in che senso? –
– Nel senso bello, spensierato –
– Guarda che bello e spensierato non sono il contrario di carnale –
– Sì, lo so professore’, ma giuro che l’ho studiato –
– Io ti credo, però devi anche esprimerti decentemente. Non posso darti un voto sulla fiducia –
– Quindi fin’amor è un amore bello e sereno che si oppone al concetto di fol’amor –
– Ancora? Ti ho detto che bello e delicato non si oppone a carnale. Ragiona un attimo: dai, il contrario della passione, dimmi qual è l’opposto della carne?
[rispondimi lo spirito, ti prego, dai è facile… lo spirito, lo spirito]
– La verdura! –
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
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