Ma lo sapevate che i servizi segreti indagavano sui rapporti tra ultrà del calcio ed eversione politica di destra e criminalità organizzata? Io ne ero certo e penso che le indagini continuino tuttora, altrimenti i servizi non farebbero il loro mestiere. Ma ora non è più dietrologia, c’è una conferma dalle notizie relative all’apparente suicidio di Raffaello Bucci, l’ultrà juventino il cui cadavere venne trovato sotto un viadotto di Fossano nell’estate dell’anno scorso. Pare si fosse buttato giù. E ora viene fuori che un uomo dei servizi che il governo aveva messo a disposizione dei magistrati che si occupavano del suicidio, affermò che Bucci era uno dei loro, infiltrato per indagare sul mondo oscuro della violenza da stadio. Da stadio e da strada, come è successo a Sassari. E penso anche a questo povero infiltrato-agente in un mondo e in un tifo e in una criminalità apparentemente così estranei alla Sardegna mentre rivedo, ancora esterrefatto, le immagini dei duecento ultrà cagliaritani che poco tempo fa, senza motivo apparente e con altrettanto apparente premeditazione (secondo gli investigatori), hanno compiuto un’azione squadristica a Sassari. Hanno messo a ferro e fuoco una parte popolosa e popolare del centro storico, hanno provocato una situazione di grave pericolo, hanno ingenerato insicurezza diffusa nei confronti dell’autorità dello Stato e sono andati via praticamente impuniti. Tutto questo mentre ancora c’è chi tenta di dipingere questo grottesco e insieme raccapricciante episodio come uno “scontro tra tifosi” e rimuovere la realtà, che è quella di una aggressione unilaterale contro passanti, vittime casuali, cittadini assolutamente estranei al mondo del tifo violento. C’è qualcosa di strano in questa assurda vicenda dei “cagliaritani che organizzano una spedizione punitiva contro i sassaresi”, quasi un copione dei più retrivi luoghi comuni campanilistici sui quali però si appoggia una certa politica e una certa eversione basate sulla violenza disperata degli ignoranti. E non mi stupirei se i nostri servizi stessero indagando anche su questa storia che puzza molto di provocazione. Anzi, mi auguro proprio che lo stiano facendo.
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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