Questo è un post aperto ai lettori di Sardegnablogger. Per risollevare le sorti della Sardegna, colmando il vuoto aperto da una classe dirigente priva di idee, occorrono anche le vostre intuizioni. Intendendo con esse progetti capaci di creare occupazione e sviluppo, se fosse necessario anche a costo di interventi radicali sul territorio. Il nostro referendum si ispira alla coraggiosa opera innovatrice del sindaco di Golfo Aranci Giuseppe Fasolino, in questi giorni al centro delle cronache per l’iniziativa di cancellare una spiaggia storica del paese, sostituendola con una banchina di cemento per l’attracco degli yacht. Una scelta definita da Fasolino “dolorosa ma necessaria”.
Proponiamo ora alcune ipotesi progettuali. Di seguito, attendiamo le vostre sotto forma di commenti a questo post.
1) Una scelta dolorosa ma necessaria: la roccia monumentale del Capo D’Orso di Palau, simpatica ma senza alcun ritorno economico per il territorio, potrebbe essere eliminata con una carica esplosiva. Sulla stessa area suggeriamo la costruzione di un eliporto con punto di ristoro, servizio mancante nella pittoresca località gallurese;
2) Asfaltare la Spiaggia Rosa di Budelli per farci un parcheggio. Una decisione dolorosa ma necessaria, data la penuria di aree di sosta nell’Arcipelago di La Maddalena;
3) Trasformare i nuraghe sparsi ai bordi della rete stradale in stazioni di servizio o caratteristici chioschi. Una decisione dolorosa ma necessaria, constatati gli elevati costi di manutenzione delle primitive costruzioni e la loro risibile ricaduta in termini di ricchezza, cui va aggiunto il pessimo servizio degli attuali autogrill. Si aggiungano anche i pericoli per la circolazione stradale, poiché i nuraghe distraggono gli automobilisti e si sospetta siano la causa di un certo numero di incidenti;
4) Estendere il poligono militare di Quirra a tutto il Campidano. Una scelta dolorosa ma necessaria, forse l’unica possibile: come dimostrano le cronache quotidiane dal Medio Oriente l’industria degli armamenti gode di ottima salute, perché dunque lasciarsi sfuggire questa risorsa in mancanza di valide alternative di sviluppo? L’inquinamento atmosferico non è una controindicazione accettabile, dacché la Saras inquina molto di più ed è regolarmente autorizzata:
5) Sterminare i fenicotteri rosa del Molentargius per fare spazio ad hotel e villette a schiera, indispensabili per la ricettività turistica. Ah no, scusate: stavo rubando l’idea ad un consigliere comunale di Cagliari!
Ed ora, largo alla vostra inventiva!
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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