C’era la foca in grado di tenere una palla in equilibrio sul naso, c’era anche la scimmietta che girando una leva faceva suonare il carillon, oppure c’era anche l’orso, sì l’orso, l’orso col tamburello. Oh dio, volendo c’era anche il mio cane, Roma, che sapendo ormai che Mabel, la più piccola, tende sempre a scappare ha imparato a tenerla per il collare con la bocca ogni volta che tornando a casa apro il cancello. Insomma, di figure più competenti da piazzare allo sportello ce ne sarebbero state a sufficienza.
Ma allora perché proprio loro?
Per la quarta volta torno là dentro per cercare di registrare un contratto, pagarci le tasse e fare il bravo cittadino e per quattro volte, quattro persone diverse, mi dicono quattro cifre e quattro versioni diverse. Visto l’andazzo ci torno una quinta, e questa volta con in mano la copia della LORO circolare interna, insomma la legge. Mi sento rispondere che probabilmente dipende dalla linea che assume il tale addetto in tale giorno.
Eh? Scherziamo? Quindi una tassa da applicare dipende da come cazzo si sveglia uno la mattina? Ma ho capito bene? Sì, purtroppo sì. Visto che il consiglio che ricevo dopo la mia ennesima osservazione è quello che segue: – Lei venga più volte, prenda più numeri e quando tocca a lei, eventualmente, salti lo sportello che non le conviene ed aspetti fino a che non le capita quello che le ha fatto il preventivo migliore.
Bene, questa è l’unica alternativa che ho perché, altrimenti, avrei dovuto tagliare la testa al toro e far pagare ai miei clienti il prospetto più alto e poi fregarmene. Però, alla fine, che cazzo di colpa ne ha il toro?
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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