– Prof. l’ospedale di Sassari è pessimo – mi dice un alunno mentre chiacchieriamo di sanità durante gli ultimi 5 minuti della lezione.
– Eja, meglio quello di Olbia. Te lo raccomando: entri vivo ed esci morto. – ribatte prontamente un’altra.
– Ragazzi, non fate gli “italiani medi” con queste generalizzazioni stupide: in ogni ospedale ci sono medici che lavorano con coscienza e ce ne sono degli altri più superficiali e menefreghisti. Esattamente come accade in ogni settore lavorativo, anche nelle scuole eh? Se avete avuto una brutta esperienza, questa non vi autorizza ad affibbiare patentini di incompetenza all’intera categoria o, ancora peggio, a tutta la struttura. –
Mentre parlo qualcuno annuisce, qualcun altro accompagna il mio sermone con un sorriso compiacente che sembra darmi ragione. E ti accorgi di quanto sia bello sapere che gli alunni riflettono sulle tue parole e ne fanno tesoro.
Poi lui alza la mano ed esclama:
– Eh professore’, comunque l’ospedale di Nuoro è il peggiore. –
Ecco, appunto.
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
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