Un pomeriggio passato al computer a inviare curriculum e, ad un certo momento, il telefono che vibra.
“ Pronto?” “ Ehm.. parlo con Maria?” “ Sì, sono io …” “ Ciao Maria, chiamo dall’Agenzia XXX” Caspita, l’agenzia XXX! Quella a cui ho inviato il mio curriculum non 5 mesi, ma 5 minuti fa, penso. C’è dello strano nei tempi di questa telefonata. Che esista davvero “l’effetto Jobs Act” e che sia questo?, mi chiedo. “Ah, salve…” “ Senti Maria … ma posso darti del tu, vero? Sono un po’ più grande di te … io mi chiamo Giovanni” “ Sì, Giovanni, diamoci pure del tu” “ Ti volevo chiedere … ma com’è che hai deciso di contattarci?” Sembra una delle domande standard dei colloqui : “Perché vorresti lavorare con noi?”, una di quelle per le quali si è costretti a inventare panzane, perché dire “Ho voglia di lavorare”, non basta. Però Giovanni ha un tono di voce diverso dal solito esperto di Risorse Umane istruito per fotterti. Nessuna delle due risposte che dò, è una balla, stavolta. “ Beh, siete una realtà importante … e mi piace scrivere” “ Senti Maria … te lo dico col cuore in mano … a parte che non sono nemmeno io che mi occupo di queste cose, qui dentro …” “ Giovanni, scusami, ho inviato all’unico indirizzo mail che c’è” “ No, ma va bene eh… solo che…io leggo le cose hai fatto … ti dico, qui non è cosa…” “ …” “ Devi puntare ad altro e altrove, non qui… qui è tutto un mondo chiuso su se stesso, come potresti … poi con queste cose particolari che hai studiato, mi piacerebbe anche sapere come mai hai scelto questa strada…” Immagino Giovanni con culo comodo nella sua poltrona girevole, mentre si ispeziona le unghie. Altrove. Altrove dove? “ Ma perché non te ne torni in Inghilterra?” Ci manca solo che mi chieda di berci un caffè. “ Perché se sono tornata c’è un motivo, e non è che tutti aspettano me e poi questa storia che basta che te ne vai e la vita ti sorriderà, non è vera” “ Eh, forse hai ragione. Però, dovresti tentare … Senti, fai una cosa, prova a contattare la nostra sede nazionale, lì, casomai…” Pausa. “ Grazie Giovanni, lo farò”, gli dico, anche se è cosa che ho fatto già. “ Ho voluto darti questi consigli … oh, il tuo curriculum me lo conservo eh” “ Sì, te lo regalo. Grazie, Giovanni”
L’effetto del Jobs Act su di me è stato il passaggio dal “Grazie, le faremo sapere” al “ Fai le valigie, che è meglio”. Renzi, all’apertura dell’Expo, ha dichiarato che l’esposizione milanese sarà “la miccia che farà ripartire l’Italia”. L’aveva detto anche per il Jobs Act. La sensazione è che queste micce, anziché far ripartire, ci facciano saltare in aria.
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