È un momento delicato per la Rai, anche se questo momento dura forse da vent’anni. Chi la vuole privatizzare, chi la vuole neutralizzare, chi la vuole cancellare, chi continua ad indignarsi per le interferenze infestanti della politica. Sarebbe il caso, vista la delicatezza del ventennale momento, di dare un esempio di sobrietà e prudenza nella scelta degli argomenti. Sarebbe il caso di non farsi ridere dietro. Oggi, 25 giugno 2015, mi sono imbattuto in un’inchiesta della televisione di bandiera che mi ha lasciato a bocca aperta. In uno studio dai colori abbaglianti, la conduttrice Eleonora Daniele presenta Craig, l’ospite del giorno. È un inglese di mezza età, alto e dagli occhi chiari, che sostiene di vedere gli angeli. Veste come Julio Iglesias, parla come Stanlio. Si, gli angeli. Dice di riuscire a stabilire un contatto con i nostri protettori invisibili, nostri cari passati nel regno dei più e mutati in entità incorporee chiamate a vegliare su di noi. Per dimostrare il suo talento, la conduttrice lo mette a confronto con due spettatori. Lui descrive sesso e caratteristiche degli angeli di ciascuno di loro, ritratti assolutamente vaghi e generici. Una delle due spettatrici sembra quasi riconoscersi nello schizzo del generoso benefattore tratteggiato dal sensitivo: in effetti, pochi mesi prima, l’avvenente signora ha incamerato una ricca eredità. Purtroppo l’inglese quest’angelo lo vede maschio e, invece, su quel testamento c’è la firma di una donna. Ah, l’insoluta questione del sesso degli angeli!
Parte il dibattito in studio, alimentato da: Sandra Milo, Silvana Giacobini, Piero Sansonetti, uno scienziato figo, un prete in vistoso sovrappeso. La Milo dice che agli angeli ci crede perché solo uno di loro può averla salvata, quella volta che si schiantò in auto e ne uscì tutta intera. Ci crede pure la Giacobini e il prete non ne parliamo, è un ultras delle visioni celesti. Ad un certo punto rischio di crederci pure io perché la televisione si spegne senza ragione. Lo scienziato, invece, senza mezze misure appioppa a Craig il titolo di truffatore. Per un’ora, si fa avanti a confessioni di esperienze extrasensoriali et similia, l’atmosfera si carica di dubbi e mistero.
Un’ora di servizio pubblico televisivo dedicato ad uno che dice di vedere gli angeli. Ogni millantatore può a questo punto meritare una fetta del palinsesto, posto che per me millantatori sono anche i tanti interpreti dell’oroscopo titolari di rubriche nelle principali trasmissioni della Tv di Stato. Ho sempre difeso l’istituzione Rai, ne ho sempre sostenuto la necessità. Non costringetemi a cambiare idea.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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