In fila alla cassa del supermercato accadono, di tanto in tanto, cose interessanti. Sarà che forse si notano di più, perché rompono la routine della merce che scivola sul nastro, della cassiera che chiede “carta o bancomat?”, di quel ruvido e meccanico ripetersi del ciclo denaro per cibo. Un freddo sabato pomeriggio d’aprile, con l’inverno che non vuole cedere il passo alla primavera. Io trascino la mia sporta verso il fondo del grande magazzino, che è una grande vetrata rivolta a levante. Il cielo è livido, piove, ad un certo punto quello scuro viene colorato da un arcobaleno così perfetto da sembrare dipinto. Una cassiera lo indica e tutti sollevano gli occhi al cielo, oltre la grande vetrata, per partecipare allo spettacolo. La signorina strabuzza gli occhi, poi parla ai clienti: “Ma solo io ne vedo due? Solo io ho questa allucinazione?”. Per qualche secondo si ferma tutto. I nastri si fermano, le altre cassiere abbandonano il loro posto, anche il direttore interrompe le sue faccende e si installa davanti alla vetrata, accanto agli altri astanti. Tutti vogliono capire se gli arcobaleni siano due, come asserisce la signorina della cassa 1. Una donna dalla folta capigliatura riccia, dopo attenta osservazione, conferma: “È vero, sono due!”. E tutti ridono stupiti, meravigliati, contenti di aver assistito a quel fenomeno così insolito. La pausa dura meno di un minuto, prima che la routine del supermercato ricominci. Io me la gusto tutta, istante per istante. Sono tempi bui, di odio e livori, come il cielo di questo sabato piovoso, di una primavera travestita da inverno. E in tempi come questi bellezza e umanità bisogna saperle cercare rosicchiandole alla vita, per non rassegnarsi al naufragio in questo oceano di veleno.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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