Ieri ho sentito una barzelletta neozelandese bellissima.
Il cugino neozelandese di Edith è in visita per alcuni giorni.
“Vuoi sapere se ti ama di più tua moglie o il tuo cane?
Chiudili tutti e due nella macchina per alcune ore e poi apri la portiera!”
La versione italiana suonerebbe così: “Chiudi tua moglie e un sardo nella macchina…”
L’amore dei sardi per l’Italia è totale e incondizionato.
Cieco, sordo e muto.
Allora, anche Repubblica ci fa sapere che l’Italia detiene il record europeo dei NEET.
Il record dei giovani senza arte né parte che non lavora e non studia.:
L’Italia batte perfino la Bulgaria!
Ma Repubblica è un giornale italiano, cioè nazionalista, è quindi non ci dice come siano ripartiti i NEET tra le varie regioni dello stato italiano.
Per i nazionalisti italiani vale la legge del pollo: Se al Nord si mangiano due polli, al Centro uno e a Sud zero, la media fa uno virgola polli a testa, perché al Nord ci vive più gente.
Allora il titolo di Repubblica sarebbe: “Gli italiani mangiano oltre un pollo a testa!”
Lo stesso hanno fatto con i NEET.
Ovviamente, Repubblica non avrebbe nessuna difficoltà ad accedere ai dati suddivisi per regione.
E probabilmente quei dati li possiede, ma non li pubblica.
Probabilmente, dico.
Ho detto probabilmente, per cui non posso mettermi a speculare sul perché Repubbllica non li pubblichi, quei dati.
Potrei mettermi a speculare sul perché quei dati Repubblica non li abbia cercati–ammesso e non concesso, direbbe Totò, che non li possieda–ma questa è una cosa che potreste fare anche voi.
Ho cercato con Google “NEET Sardegna”, ma ho trovato solo questo: http://lanuovasardegna.gelocal.it/nuoro/cronaca/2015/02/21/news/dieci-giovani-per-il-neet-new-1.10911419
Per sapere come stanno le cose rispetto alla distribuzione dei NEET, anche senza poter accedere direttamente ai dati, basta chiedersi come si diventa NEET.
Mi sembra chiaro che il modo più facile per acquisire la qualifica di NEET sia quello di abbandonare la scuola prima di aver conseguito un diploma.
E chi lo detiene il record in “Italia”?
http://lanuovasardegna.gelocal.it/cagliari/cronaca/2014/10/14/news/dispersione-scolastica-e-record-in-sardegna-1.10115464
Dati del 2014, forniti dalla filiale sarda di Repubblica, ma mica il record è di oggi, eh?
Fissi, mi’!
Un quarto dei giovani, mi’!
Da decenni, mi’!
Insomma, io un’idea del perché La Repubblica non pubblichi i dati sui NEET regione per regione ce l’ho.
Quando i genitori di questi NEET moriranno, saranno alla fame
La media italiana dei NEET è superiore a quella della Bulgaria: figuriamoci quella sarda.
E chissà quanti di loro sono alla fame già adesso.
Eppure i giovani sardi non si ribellano, anzi!
Insomma, come si fa a ridurre un sardo al livello di stupidità di un cane, che quando lo maltratti ti ricompensa scodinzolando felice?
Basta farlo studiare nella scuola italiana e poi esporlo unicamente alla cultura italiana.
Tipo quella prodotta da Repubblica.
Progressisti, mi!
E poi, naturalmente, ci sono i sardignoli a preoccuparsi dei dettagli.
Chi sono i sardignoli?
Quelli che non hanno imparato il sardo “perché i genitori non gliel’hanno insegnato.”
Quelli che ai ragazzi gli fanno le scuole belle e sexy, così imparano l’italiano che vuole la scuola.
Visto ne avete di queste scuole?
Aspettando stiamo!
Quelli che che “la questione linguistica non esiste per me, che sono figlio di un intellettuale, quindi non esiste.”
Ah, lo sapete perché i cani sono così stupidi?
Perché gli umani hanno selezionato per centinaia di generazioni gli esemplari più stupidi dei cuccioli di lupo.
Leggetevi “La gabbia dorata”, dovrebbe essere tradotto anche in italiano.
E i sardi chi li ha selezionati?
Quelli che ci governano, indubbiamente, li hanno selezionati la scuola e l’università italiane.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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