Leggendo un po’ ovunque notizie sul costo astronomico o sulla mancanza dei biglietti aerei nelle tratte tra la Sardegna e la Penisola, mi sono incuriosito e sono andato a simulare dei preventivi, immaginando di dover tornare in Sardegna alla vigilia di ferragosto e di dover rientrare esattamente sei giorni dopo nella città di partenza, come accade a tanti corregionali emigrati. Gli esiti di questa piccola indagine sul campo – che non ha la pretesa di essere un’inchiesta sul trasporto aereo – posso riassumerli in tre punti: 1. i biglietti per l’Isola si trovano da tutti i principali aeroporti e non è dunque vero che i posti siano esauriti; 2. i biglietti sono indubbiamente cari; 3. I biglietti sono cari se si raffronta la nostra insularità con l’analoga condizione delle Baleari per la Spagna e della Corsica per la Francia.
Premesso che ho prenotato dal motore di ricerca Edreams, vediamo il dettaglio. Sulla tratta Roma-Cagliari, un volo andata-ritorno con partenza da Fiumicino in data 14 agosto, cioè domani, costa 197.15 euro. Le opzioni sono svariate, perché al momento in cui ho simulato la prenotazione i collegamenti disponibili diversi e i posti ancora liberi sono alcune decine.
Spostiamoci a Milano. La tariffa migliore è di 386 euro, ma i posti su quel volo al momento dei miei click erano in via di esaurimento, poi se ne trova un’altra a 402 euro con ampia disponibilità.
Da Firenze Peretola, invece, un volo andata ritorno per Cagliari non costa meno di 553 euro.
Spostiamoci ora in altro ambito europeo. Quanto costa, ad uno spagnolo di Palma di Maiorca, spostarsi negli stessi giorni tra le Baleari e la capitale Madrid? Presto detto: tra i 178 e i 197 euro. E quanto spenderebbe un corso che da Ajaccio volesse volare sulla terraferma francese, verso Parigi o Lione? Le tariffe più vantaggiose sono rispettivamente di 274 e 251 euro. Se una semplice ricerca dimostra essere falsa la presunta condizione di ostaggi in casa nostra, le tariffe confermano che non viene affatto rispettato quello che dovrebbe essere il principio base della continuità territoriale: garantire ad un sardo di spostarsi verso un’altra regione italiana agli stessi costi sostenuti da un qualunque altro italiano per raggiungere una regione diversa da quella di residenza.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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