Più che toglierla quella corona, la butta letteralmente nel cesso Stefania Chisu, Presidente della Commissione Pari Opportunità Regionale. Nella sua bacheca Facebook, complice la sua buona educazione – ipse dixit – dà della amante del pene a un’imprecisata destinataria. Poi rende più esplicito il suo concetto circa l’ineluttabilità della troiaggine che, a detta sua, sarebbe contenuta nel DNA di alcune donne. E la sua buona educazione se ne va a puttane, ça va sans dire.
Ebbene io trovo che questa affermazione sia gravissima. Non solo per il ruolo che la Chisu riveste, ma anche per la voragine di inadeguatezza che ha mostrato, per l’incapacità di valutare le conseguenze, per l’inabilità di dare un peso alle parole, per la presenza ingombrante di un sostrato vergognosamente sessista venuto a galla con prepotenza. L’impulsività, che ha tirato in ballo a posteriori per scusarsi, non è un’attenuante per due motivi: in primis perché la Chisu ha un’età in cui dovrebbe aver raggiunto il minimo sindacale di autocontrollo utile a ricacciare in gola le stronzate un attimo prima di pronunciarle e poi, in secondo luogo, perché se l’incazzatura ti fa partire l’insulto sessista, significa che tu sessista lo sei per davvero. Detto ciò ho trovato altrettanto ignobile qualche commento, affidato da alcune donne alla rete, insinuando quale causa dello sproloquio la mancanza di attività sessuale nella sua vita, la carenza di organi maschili et similia. Attestazioni che mi sarei aspettata di sentire dagli avventori del Bar dello Sport, sputate fuori con orgoglioso disprezzo fra una pinta di birra e un rutto. Ma da una donna no, davvero.
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
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