Puntuale come un orologio svizzero, al culmine della canicola causata da quel figlio di puttana di Caronte, ecco la bufala della nuova tassa istituita da questo “governo illegittimo”, da questo “Renzi che nessuno ha eletto” da questo PD che una ne pensa e cento ne affibbia.
E non poteva trattarsi che della “tassa sui condizionatori”!
Arrazza di fantasia, proprio in questi giorni in cui tutti, ma proprio tutti, si stanno comprando uno straccio di quell’arnese che manda aria fresca più del pezzo di cartone arraffato rovistando nella carta, più del ventaglio regalato dall’amica al rientro dalla gita di tre giorni in Catalogna, più del più sofisticato dei ventilatori a tre velocità, da tavolo o a piantana.
La “tassa sui condizionatori”, 200 € a famiglia, l’argomento caldo, anzi torrido (tanto per cambiare) per tutta la giornata di ieri, 23 luglio, che tutto sommato non è stata neppure la più calda di questo lungo, assolato e afoso mese estivo.
E chi la doveva lanciare?
Chi ci si poteva buttare a capofitto su un argomento che fa presa sulla platea di creduloni di facebook e twitter?
Chi poteva sguazzare nella più becera, scontata, esilarante, puzzolente e stantia delle bufale?
Chi se non Matteo Salvini, l’eroe della Padania libera, dei bulldozer sui campi rom, dei respingimenti a cannonate degli immigrati?
Panico tra le famiglie, panico tra gli utenti e via col florilegio su feisbuc, dove ne hai voglia di spiegare che quella “tassa” non è una tassa ma l’obbligo di mantenere efficienti gli impianti di condizionamento con potenza superiore ai 12 kw, che le famiglie non rientrano in quell’obbligo perché hanno 3, massimo 4,5 kw di potenza installata, che quel provvedimento è all’interno del pacchetto sulle emissioni in atmosfera, che riguarda i grossi complessi industriali e commerciali e che, “ultim’in fundum” come diceva Frassica, lo aveva votato persino la lega del buon Salvini, al Parlamento Europeo, nel 2013, nemmeno il giorno prima!
Quanta fatica a convincere che si tratta di una colossale bufala, quanta pazienza a spiegare come stanno realmente le cose!
Alla fine si è persino esausti nel registrare, increduli, quanti creduloni caschino nella rete dei “ciarlatani al tempo di internet”.
Si imponga allora una nuova tassa: la “TASSA SUI MINCHIONI CHE CREDONO ALLA TASSA SUI CONDIZIONATORI”: Salvini, di sicuro, capiterà nell’aliquota più elevata.
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
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