Oggi, 25 giugno 2016, è il primo giorno di lavoro da assessore comunale per il dottor Marco Balata, nominato dal nuovo sindaco di Olbia Settimo Nizzi. Balata non era candidato consigliere nella lista di Nizzi e neppure di Nizzi era un sostenitore, se non da tre settimane a questa parte.
Balata è fondatore del movimento L’Altra Olbia, poi fattosi lista politica presentatasi alle amministrative: Balata ne era il candidato sindaco. L’Altra Olbia, già dal nome, diceva tutto: rottura netta col passato, con i soliti noti e i soliti compromessi tra i gruppi di potere che da sempre amministrano questa città dai ricchi interessi.
Il 29 maggio, ad una settimana dal primo turno, Balata scriveva sul suo profilo Facebook di essere sicuro di andare al ballottaggio perché i cittadini avrebbero riconosciuto al suo schieramento “di aver tenuto la schiena dritta e la testa alta senza cadere nei compromessi con partiti e vecchi schieramenti”.
In quegli stessi giorni, Balata postava sul suo profilo un video nel quale accusava l’amministrazione Nizzi di dieci anni prima del danno erariale per i mancati espropri nelle aree in cui poi venne costruita Piazza Nassirya, pasticcio ratificato da una sentenza del Tar che condanna il Comune al pagamento di circa mezzo milione di euro. Balata riteneva quell’infortunio un segno di chiara negligenza amministrativa e prometteva che, con lui, nulla di tutto questo sarebbe più accaduto.
Il 20 maggio, sempre sulla sua bacheca social, Balata rispondeva alle ironie del forzista ed ex assessore Marco Piro, sostenitore di Nizzi. divertito dalla carnevalesca passerella per Olbia su autobus scoperto dei candidati consiglieri de L’Altra Olbia. “La nostra festa non grava sulle spalle dei cittadini (visto che ci siamo quotati per noleggiare e brandizzare l’autobus) così come la vostra, durata forse troppi anni a spese nostre”, replicava a muso duro Balata.
Insomma, rinnovamento e cambiamento, archiviare il passato, nessun cedimento alle lusinghe del vecchio potere. Infatti, poche ore dopo il primo turno, Balata annunciava che avrebbe sostenuto la lista Nizzi, incorrendo nelle inevitabili accuse di incoerenza. “Una scelta TRASPARENTE comunque perché non sono abituato a fare accordi sottobanco, come molti si stanno apprestando a fare”, scriveva l’8 giugno, mentre il giorno dopo precisava che le “poltrone” non c’entravano nulla. La sera del ballottaggio, a risultato acquisito, Balata ha postato un’immagine ed un commento che mostravano la sua gioia per il verdetto delle urne: “La la la la …abbiamo vinto”.
Poi è arrivata la nomina della giunta ed è stato chiaro che no, non c’entravano nulla le poltrone. Ieri Marco Balata è diventato assessore al Turismo della giunta di Settimo Nizzi. Settimo Nizzi, sindaco per la terza volta e al suo secondo mandato da parlamentare, già presidente del Consorzio industriale e consigliere comunale d’opposizione, di gran lunga il più potente politico del territorio da vent’anni a questa parte. Balata farà parte di un esecutivo che ripropone un cospicuo numero di vecchi (non in senso anagrafico) amministratori del centrodestra. Più che un’Altra Olbia, sembra la solita Olbia. Che il rinnovamento abbia inizio.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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