L’appuntamento dal dermatologo era stato fissato già dal mese di aprile per il 28 di luglio alle 9.45 (le diecimenounquarto convertite in euro..): sospetto fibroma sotto l’occhio sinistro.
In questi tre mesi quell’accidenti di pallina nata e cresciuta in meno di una settimana era andata però via via scemando fino ad essere un puntino impercettibile e quasi invisibile. Ma l’appuntamento era fissato e il dermatologo, anzi, la dermatologa, è una che ha fama di essere umbè brava, e “Cosa faccio”, pensa la paziente, “non glielo trovo qualcosa da farle vedere?” E cose da farle vedere sulla pelle di un corpo già ce ne sono, ah, se ce ne sono: c’è quel puntino sotto l’occhio (la pallina è sparita), c’è una pallina strana nel braccio destro, ci sono un paio di nei cresciuti in testa (per fortuna nascosti dai capelli), qualche macchia qua e là nel viso e un’onicomicosi nell’alluce sinistro… Suvvia, lavoro ce n’è, anche se non è proprio quello originario.
Poliambulatorio medico il giorno fissato per la visita. In attesa ci sono quattro o cinque persone. L’infermiera fa capolino dalla stanza e ritira le impegnative: “Verrete chiamate”, dice con un sorriso stampato in un viso dolce e abbronzato. Solo qualche minuto ed esce una paziente, mentre una voce dall’interno chiama la paziente successiva, che dopo aver accennato un toc toc con le nocche entra. Non fa in tempo a terminare il “Buongiorno” che viene interrotta con un “Ciaaaoo!!! Finalmente! Ti stavo aspettando, proprio ieri ho parlato di te con un paziente della tua città. Si ricorda?”, chiede rivolta all’infermiera divertita. La paziente resta interdetta e guarda con aria interrogativa quella dottoressa di mezza età, minuta, scura di carnagione che ricorda tanto il capo, Henrietta Lange, della serie televisiva NCIS Los Angeles. Una stretta di mano molto calorosa che evidentemente non cancella dal volto della donna quell’espressione inebetita di chi si sente un tantino presa per il culo. “Sì”, dice la dottoressa, “Non ci conosciamo personalmente ma siamo amiche su Facebook, io ti seguo sempre”, e rivolgendosi all’infermiera: “Si ricorda? Ieri le ho fatto vedere le foto, al mare, in barca, troppo forte, Alba Rosa” dice mostrando sul cellulare il profilo facebook dal quale risulta inequivocabilmente che sì, l’amicizia c’è ed è stata stretta da un paio d’anni! Il ghiaccio è sciolto, le tre donne sorridono e ridono.
Si passa alla fase professionale. “Dunque”.. La dottoressa non la fa continuare: “Togliti la maglietta!” “Ma io son venuta per…” prova a parlare Alba Rosa. “Togliti la maglietta”! alza la voce con tono perentorio quella di un metro e cinquanta o giù di lì. “Senti”, prova a ribellarsi la paziente, “se tu fossi un uomo a quest’ora ti avrei denunciato per tentativo di molestie sessuali! Io son venuta per un affarino che mi è uscito sotto l’occhio e tu mi fai spogliare, tipo quell’oculista.” Ma niente: “Quello lo vediamo dopo, ora togliti la maglietta!” Rassegnata e divertita la donna si toglie la maglietta mentre la dottoressa si porta alle sue spalle. E qui comincia l’azzantarata, i rimproveri, la sgridata. “Ma ti sei vista le spalle? Hai visto in che condizioni hai la pelle? Sei cotta? Sei piena di nei! Ma ti sei vista?” continua a ripetere con fare severo e corrucciato. “No”dice la paziente, “non me le son viste”.. “E allora guardatele! GUARDATELE!” “Oh, guarda che ancora non me li hanno messi gli occhi in punta alle dite”, le dice Alba Rosa allungando l’indice e il medio, “non me le son viste le spalle e non ho niente, magari sarò cotta dal sole, ma sono così da quando avevo vent’anni, che una domenica mi ero scottata passeggiando sul bagnasciuga durante le ore di punta. Ora vado al mare tutti i giorni da mezzogiorno alle tre, ma a volte mi metto anche sotto l’ombrellone, sai”? “Tu sei un’incosciente! Ti voglio vedere quando ti passa l’abbronzatura” “Ma, veramente l’abbronzatura a me non passa da un anno all’altro, dunque hai perso”! “Senti, fai come ti pare, tu stai scherzando col fuoco”. “Magari col sole…” “Sì, vabbè, senti, riguardati, metti una protezione totale e se hai qualche problema questo è il numero. Anzi contattami tramite Facebook”.
Professionalità, simpatia e disponibilità, la sanità anche ai tempi di facebook
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
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