Certo, sono tutti vincitori… Certo… come no… !!! La gestione della comunicazione impone una diplomazia che fa vomitare, ma è necessaria nelle relazioni internazionali. Leggere e decifrare il dizionario della diplomazia internazionale è un esercizio arduo per chi conserva accesa la fiamma della verità, quella verità che impone chiarezza immediata, istantanea, senza i tempi imposti dalle buone maniere che ammantano tutto, anche la miseria dei deboli, che ora sono i greci, i deboli.
Quello strano personaggio, per chi è ancorato alla verità delle quotidiane cose, che risponde al nome di Jeroen Dijsselbloem (presidente dell’eurogruppo), dice che si tratta di«un primo passo in questo processo di ricostruzione della fiducia». Di fatto è una pistola puntata alla tempia per quattro mesi. La Troika ha vinto, altroché … La Troika ora è peccato mortale chiamarla così e si impone una nuova categoria a tutti: Istituzioni, bisogna chiamarla.
“Istituzioni” è una categoria importante, per tutti. Perché quando qualcosa si impone come Istituzione si ha di fronte un esempio di comportamento delle umane cose con un’enorme valenza sanzionatoria, nel caso della devianza. Detto altrimenti: “ti rompo il culo se non fai come dico io, l’Istituzione”.
E la Troika, pardon.. l’Istituzione, ha detto che Tsipras e i fratelli greci hanno ancora poco tempo per presentare al Consiglio dei ministri delle finanze dei paesi membri – quelli che dovrebbero essere solidali di fronte a queste situazioni disastrate mentre sembrano la Commissione d’esame alla maturità – l’elenco delle ulteriori e disgraziate misure nella linea dell’austerity.
Ancora pochi mesi per pochi soldi per continuare su quella disgraziata linea che cerca – stupidamente, ciecamente, in modo inefficace – di portare in cassa alle banche tedesche, italiane e francesi quel debito pubblico creato e moltiplicato grazie alle agenzie di rating e alle stesse misure di politiche economiche iscritte dentro l’idea del pareggio di bilancio, un modo gentile per raccontare il disegno del cappio.
Quattro mesi e non sei. Tutti raccontano la vittoria per tutti, ma di fatto è la vittoria dell’arroganza tedesca, della cecità neolib, dell’ignavia di chi ha perfettamente capito il “cul de sac” ma ha il “cul rot” e il coraggio ridotto all’ossigeno presente sulla Luna: il nulla.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
3 ottobre 2013: la strage di Lampedusa (di Giampaolo Cassitta)
Il prete e il povero (di Cosimo Filigheddu)
I giornali di oggi (di Cosimo Filigheddu)
La mia ora di libertà (di Giampaolo Cassitta)
A vent’anni si è stupidi davvero. A 80 no. (di giampaolo Cassitta)
La musica ai tempi del corona virus: innocenti evasioni per l’anno che verrà. (di Giampaolo Cassitta)
Guarderò Sanremo. E allora? (di Giampaolo Cassitta)
Quel gran genio di Lucio Battisti (di Giampaolo Cassitta)
Capri d’agosto (di Roberta Pietrasanta)
Il caporalato, il caporale e i protettori (di Mimmia Fresu)
Marshmallow alla dopamina (di Rossella Dettori)
377 paesi vivibili (di Roberto Virdis)
Per i capelli che portiam (di Mimmia Fresu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 17.705 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design