Dopo il grande successo di pubblico e di critica decretato a Sassari, La Pisana, l’opera teatrale scritta da Cosimo Filigheddu e portata sulla scena dalla Compagnia Teatro Sassari, questo fine settimana sarà a Porto Torres, al teatro Andrea Parodi: il 27 e il 28 gennaio alle ore 21, e un matinée riservato agli studenti venerdì 27 alle 11. Per la cittadina turritana sarà un appuntamento da non mancare: l’Associazione culturale Giudicato di Torres, infatti, con i suoi costumi tipici dell’età medioevale, è tra gli applauditi interpreti della pièce. Le celebrazioni degli Statuti sassaresi (tradotti in logudorese e pubblicati sotto il podestà Cavallino de Honestis nel 1316) , al cui interno si colloca l’opera, raggiungono la sua massima espressione popolare attraverso questa rappresentazione, fortemente voluta dal sindaco e dall’amministrazione comunale di Sassari. Filigheddu ha saputo mostrare con rigore storico l’ambiente in cui si sviluppa la vicenda: una città medioevale dilaniata da conflitti e divisioni e dalla lotta per la dominazione del territorio tra pisani e genovesi. Gli Statuti, e soprattutto alcune norme particolarmente invasive della libertà individuale, sono il pretesto attraverso il quale l’autore porta sulla scena la conquista di Sassari da parte dei Pisani guidati dal conte Ugolino della Gherardesca, lo stesso Ugolino reso famoso dall’Inferno dantesco. Un’occupazione feroce, crudele, durante la quale le truppe pisane si lasciano andare a violenze di ogni genere, stupri e uccisioni. Una dominazione, quella pisana, durata solo mezzo secolo ma che ha influenzato per i secoli successivi la vita sassarese, la cultura, il carattere (la cionfra è proprio un’eredità della burla toscana), l’architettura e soprattutto la lingua. Quella lingua che Filigheddu fa parlare ai protagonisti: una sorta di Pigin o lingua creola, in cui si mescolano il pisano e il logudorese medioevali dai quali, secondo gli studiosi più accreditati, ha avuto origine la variante linguistica sassarese. Lughe è il personaggio principale dell’opera. Una benestante dalle origini sconosciute che tutti chiamano La Pisana. Durante il funerale di un certo Lapu, Luche, che segue le esequie travestita da uomo, viene smascherata, arrestata e immediatamente processata. I momenti cruciali dell’opera sono quelli del processo, in cui emerge tutto l’orgoglio e la fierezza di questa donna (interpretata magistralmente da Teresa Soro) che rivela di essere figlia di una madre altrettanto indomita e coraggiosa (Alessandra Spiga l’interprete) e del grande conte Ugolino, uomo potente, implacabile ma allo stesso tormentato da sentimenti contrastanti (interpretato da Mario Lubino). In un crescendo ricco di drammaticità Lughe affronta il proprio destino con grande coraggio e temerarietà, lottando con tutte le sue forze contro le ingiustizie e le norme imposte dagli Statuti. La pièce ha registrato il tutto esaurito durante le diverse rappresentazioni sassaresi, ma ciò che ha favorevolmente colpito è stato l’interesse e l’attenzione mostrata dai giovani studenti che hanno partecipato ai matinée.
La regia è di Marco Spiga, aiuto regista Alfredo Ruscitto. Interpreti: Teresa Soro, Alessandra Spiga, Mario Lubino, Pasquale Poddighe e Michelangelo Ghisu. Partecipazione straordinaria dell’Associazione culturale Giudicato di Torres, che ha curato anche i costumi. Luci e fonica di Marcello Cubeddu; scenotecnica Scenosist. Patrocinio della Regione Sarda, dei Comuni di Sassari, di Porto Torres e della Fondazione di Sardegna
Orario degli spettacoli: Venerdì 27 gennaio ore 11 (alunni delle scuole cittadine) Venerdì 27 gennaio ore 21 Sabato 28 gennaio ore 21
Teatro ANDREA PARODI Porto Torres
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
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