Le visite ginecologiche, soprattutto le prime, sono imbarazzanti, e lo sono ancora di più se il ginecologo è un amico.
Uno pensa che il fatto di avere confidenza possa aiutare, invece no, sei riluttante a mostrarti, a dirgli quali disturbi hai, quali dubbi, quali paure.
Poi, dopo le prime volte, è tutto più semplice, non che ci si abitui del tutto, ma superati i primi momenti è tutto più semplice.
E l’amico ginecologo diventa una sorta di confessore, un amico particolare al quale affidi quelle cose che solo al tuo compagno confidi e il più delle volte neanche all’amica più cara.
Se poi il ginecologo è anche una persona simpatica e di spirito, beh, è tutta un’altra musica.
-Giorgio, sai, da qualche mese ho dei problemi.
-Vieni in studio e vediamo.
Vai in studio e ti visita.
-Sai, hai una brutta piaga, andrebbe “bruciata.
-Cosaa??
-Si, una piaga. E va bruciata. Intanto perché può degenerare, e poi perché sicuramente te la porti dietro da parecchio e non da poco tempo come mi hai detto. Vieni in ospedale che lo facciamo.
-No, non se ne parla proprio, in ospedale non ci vengo, manco morta.
-Vabbè, vieni in studio la settimana prossima, un giorno che non ho appuntamenti. Solo perché sei tu.
E il giovedì successivo eccomi in studio, con Giorgio e la sua assistente, Lucia, una ex ostetrica che lo assiste e gli fa da segretaria. Una signora gentilissima con la quale e facile entrare in confidenza.
Ma sono preoccupata, nonostante le rassicurazioni di Giorgio.
Non so se questa “bruciatura” sarà dolorosa, se avrò problemi nei giorni successivi, insomma, sempre di un piccolo intervento si tratta, anche se di “diatermocoagulazione”.
L’operazione ha inizio, con quell’attrezzo elettrico e con Lucia che regge una lampada portatile puntata sul luogo dell’intervento.
-Lucia, avvicini di più la lampada..
-Lucììì, la lampada, ho detto, non lei!
Ho anche la forza di ridere, nonostante la tensione, mentre Giorgio è tutto intento con quella sorta di bisturi che al contatto col tessuto sembra friggere.
No, non fa male, nessun dolore, solo fastidio per la posizione e un odore che pare di bruciato….
-Sta bruciando la piaga, penso, mentre quell’odore strano, acre, misto di carne e peli bruciacchiati aumenta fino a diventare sgradevole.
A questo punto l’urlo di Giorgio:
-Luciàààà!!! Sposti la lampada che stanno prendendo fuoco i baffi, I MIEI BAFFII!!!
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
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