Dopo il post che vedete nella foto, a Matteo Salvini un merito potrà essere riconosciuto. L’aver forse costretto alla scelta di campo qualcuno di quei cattolici che, nella stessa persona, fanno coabitare l’esigenza di confessarsi ogni settimana, di assistere alla messa ogni domenica, di difendere il crocifisso nelle aule scolastiche e il presepe a Natale e, ciò nondimeno, l’auspicio di vedere affondati i barconi dei profughi con annesso sterminio dei passeggeri. Salvini contro il Papa è una bella cosa. Perché finalmente gli incerti dovranno scegliere tra la parola di Cristo e quella di Matteo.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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