Mi era sembrato di capire che i lavori per il potenziamento della Olbia-Sassari avrebbero avuto un corso fulmineo, grazie alla suddivisione in lotti: ognuno dei nove lotti, un cantiere ed una ditta, con sicura accelerazione delle opere (che costeranno 800 milioni). Mi era sembrato di capirlo il 6 marzo 2013, quando Regione e Stato firmarono l’avvio dei cantieri. Invece, mi pare che le cose vadano avanti con preoccupante lentezza. Avendoci viaggiato in queste ore, per di più di notte, posso dire che di questa quattro corsie al momento non si vede traccia, se non per qualche chilometro, da Olbia fino al bivio di Chirialza, prima di Monti. Qui la quattro corsie c’è già, svincoli e segnaletica sono illuminati con giochi di luce intermittenti che, anziché a Enas o Su Canale, pare di essere a Las Vegas durante le feste natalizie. Certo, questo era il tratto più pericoloso della vecchia strada, una tra quelle col maggiore tasso di mortalità d’Italia: un bel passo avanti. Ma per il resto si continua a viaggiare in condizioni di sicurezza molto precarie: rotatorie provvisorie poco illuminate, carreggiate rimpicciolite dai cantieri e divieto categorico di sorpasso per molti chilometri, se ho visto bene fino ad Oschiri. Se si becca l’inevitabile camion sulla strada, ci si deve rassegnare a respirare i suoi fumi di scarico per un lungo tratto. Considerate che il traffico pesante si muove in entrambi i sensi di marcia, non solo verso Sassari, cosicché ogni volta che incrociavo un tir trasalivo, dato che in certi punti le corsie sono veramente strette. Quando, alle 6 del mattino, ho svoltato per Ozieri – accompagnavo mio padre all’ospedale, andare sulla Olbia-Sassari di notte non è tra i miei hobby – mi è sembrata davvero una liberazione. Io spero che il termine del 2018 per l’apertura della nuova strada venga rispettato, perché in questo stato viaggiarci è davvero un’impresa da temerari. Restano comunque due anni. Andate piano e siate prudenti.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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