L’annunciato primo atto del mandato di Settimo Nizzi, per la terza volta sindaco di Olbia, sarà l’abrogazione di un’ordinanza firmata dal suo predecessore Gianni Giovannelli. Il provvedimento riguarda la disciplina degli orari di diffusione della musica all’aperto: per farla breve, in estate non si poteva andare oltre l’una e in inverno, durante la settimana, entro le 22. Nizzi disse che l’avrebbe eliminata subito e proposto orari più permissivi, confermando questa volontà a risultato elettorale appena acquisito. Ne parlo perché mi sembra un aspetto significativo per interpretare il risultato elettorale della città gallurese, significativo della politica del “tutto è permesso”. Sempre molto popolare presso buona parte dell’elettorato.
Per il politico in cerca di consenso, abrogare una simile ordinanza significa strizzare l’occhio al gestore del locale e ai tanti per i quali il divertimento è soprattutto cagnara sotto le stelle. Tanta gente. Una maggioranza schiacciante, rispetto alla minoranza dei pensionati che non chiuderanno occhio per la musica a palla sotto casa o degli operai costretti ad una notte insonne, ma con la sveglia puntata alle sei in vista della giornata in cantiere. Da una parte c’è la pretesa di un divertimento che sembra non possa prescindere dal fracasso, dall’altro il sacrosanto diritto al riposo (comunque garantito per chi ha ville insonorizzate in quartieri residenziali). Conflitti acustici che si ripropongono ogni estate, ovunque. Di fronte a questo bivio, il politico 1 asseconda la maggioranza mentre il politico 2 ritiene più giusto privilegiare il diritto della minoranza. Il politico 2 perderà le elezioni. Ma non sempre perdere significa avere torto.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo e-book "Cosa conta".
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