La mamma–29 anni, americana–aveva la pistola nella borsetta: http://www.repubblica.it/…/usa_bimbo_di_2_anni_spara_e_uc…/…
Tra il rossetto, le chiavi di casa e le altre cose aveva la pistola.
Perché in America tutti o quasi girano con la pistola carica nella borsetta o nella tasca.
Tutti o quasi girano con la pistola, perché è pericoloso andare in giro disarmati, visto che tutti o quasi girano con la pistola.
Una delle cose che ha permesso agli Americani di conquistare il mondo è la loro logica ferrea.
Così, questa mamma andava in giro con la pistola nella borsetta: “Un bimbo di due anni ha sparato e ucciso per sbaglio la madre.”
Il giornalista ci ha tenuto a precisare che il bambino di due anni ha sparato e ucciso per sbaglio, nel caso avessimo dei dubbi.
Se fossi quel bambino, tra sedici anni pretenterei la riesumazione di questa madre scema, violenta e americana e le sparerei di nuovo, non per sbaglio, questa volta, ma per punirla di avermi privato di mia madre.
Ma forse il bambino, da adulto, capirà che è stata una fortuna aver ammazzato una madre simile prima che potesse fare troppi danni.
Non ho visto altre analisi di questa tragedia tuttaltro che inevitabile.
Ma sarei curioso di sapere cosa ne pensano le femministe di questa mamma con la pistola.
Anche le donne, in America, girano con la pistola e la usano.
Quella mamma non sarebbe morta, se la pistola non fosse stata pronta a sparare.
Le donne usano la pistola, in America, dicevamo, e la usano bene: quasi quanto gli uomini.
E questi maschilisti stronzi che ridono delle donne “imbranate”: “a Chicago, “tra il 1965 e il 1993 ci sono stati 2556 omicidi compiuti all’interno di una coppia e di queste 2556 vittime 1271 erano di sesso femminile, uccise dal partner maschile, e 1227 di sesso maschile, uccise dal partner di sesso femminile”‘”
Questa si che è liberazione: la miglior risposta ai pregiudizi maschilisti.
Lampu!
Quei 1227 partner di sesso maschile non rideranno più delle donne al volante.
L’occasione fa l’uomo ladro, come si dice.
La pistola fa la donna assassina quanto l’uomo, almeno nei paesi in cui si può morire ammazzati dal proprio figlio di due anni, perché si ha la pistola nella borsa e senza la sicura.
Con una pistola, le differenze fisiche non contano più e allora “in plumbo veritas”.
Ci sono uomini guasti e ci sono donne guaste.
Le statistiche dicono questo e soltanto questo, anche per l’Italia: https://bolognesu.wordpress.com/2013/06/02/cerchero-di-tenere-il-conto-dei-casi-di-violenza-femminile-riportati-dalla-stampa/
Il femminismo salvinista, leghista, razzista, basato sull’odio e i mass media italiani in cerca di lettori cercano di farci credere che esista un problema sociale, costituito dalla diffusa ed esclusiva violenza maschile sulle donne: “la piaga del femminicidio”.
Cercatevi le statistiche: in Italia si ammazzano meno donne che in Olanda e decisamente meno che in Norvegia, ma in questi paesi nessuno parla di femminicidio.
A chi serve il “femminicidio” italiano?
A proposito: anche quello commesso dal bambino americano su sua madre è femminicidio, no?
Mi sembra che questa tragedia costituisca la metafora perfetta di tutta la questione della violenza sulle donne e da parte delle donne.
L’odio non ha mai liberato nessuno.
Le vittime non sono di per se redentori.
Soprattutto quando le “vittime” non sono affatto tali.
Il “femminicidio” è un’invenzione di donne guaste e la liberazione della donna non passa per l’odio verso i maschi.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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