Chissà poi perché la Madonna decide di parlare per bocca di una donna di Trevignano, paese noto soprattutto perché da quelle parti ci sono due fabbriche di calzature la “Lotto” e “Stonefly”. Chissà poi perché decida di farlo puntualmente il tre di ogni mese consegnando il messaggio a Maria Giuseppa Scarpula in arte (in arte?) Gisella Cardia. Chissà poi perché ci sono uomini e donne che piangono, pregano, si contorcono davanti ad una statua che erutta sangue e olio santo (olio santo?). Forse perché abbiamo assoluto bisogno di certezze nell’incertezza del dopo, forse perché davanti alle sconfitte quotidiane la religione, la speranza, la Madonna rimane l’unico bene rifugio a disposizione di chi ha necessità di credere a qualcosa. Sulla veggente di Medijugorje ci sono moltissimi dubbi e poche certezze (e meno male, dico io) su quella di Trevignano c’è solo la sicurezza che la donna è sparita forse per meditare, forse per paura, forse per disperazione. Chissà. Sono cresciuto utilizzando molta curiosità per le cose. Ho amato “li paralumi santi” di mia nonna (minnanna era donna molto credente) la medicina dell’occhio dell’altra mia nonna (ricordo che ne chiesi il favore di intercedere per far segnare Gigi Riva nella terribile finale mondiale persa per 4 a 1 con il Brasile e la medicina, purtroppo, non funzionò) e ho sempre incasellato queste storie all’interno di un terreno magico e irripetibile: erano le favole dell’infanzia. Questa di Trevignano però non ha le stigmate di una bella storia e non è bella neppure da raccontare. E’ solo una piccola storia di provincia, di furbi, maneggiatori, truffatori che utilizzano l’innocenza e le speranze di molti. La Madonna, date retta a me, ha altro da fare.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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