E’ da qualche anno che il 27 gennaio è stato eletto come Giornata della Memoria: l’Italia lo ha decretato nel 2000 con una legge apposita, e l’Onu nel 2005 con una Risoluzione. Perché il 27 gennaio? Semplice, perché il 27 gennaio 1945, esattamente settantadue anni fa, l’esercito dell’Armata Rossa, cacciando i nazisti dalla Polonia entrò ad Auschwitz, dove scoprì il campo di concentramento divenuto il simbolo delle persecuzioni razziali, dello sterminio, dell’Olocausto. E nella Giornata della Memoria, almeno una volta all’anno, si cerca di far riemergere i ricordi, di sensibilizzare le giovani generazioni alla conoscenza di quella terribile pagina della storia proprio per evitare che si possa solo pensare che certe aberrazioni possano essere riproposte. Le giovani generazioni! Quelle che si apprestano a sostituire le vecchie e arrugginite le leve nella società, nella cultura, nella politica, nella scienza, per entrare nella storia a testa alta. E poi ci sono quelli che vogliono proprio darci un taglio col passato! Vogliono cambiare il mondo! “Fermate il mondo voglio scendere”? Macché, urlano si, ma urlano “Fermate il mondo ora ci saliamo noi”! E arrivano vocianti guidati da un comico, col loro bagaglio fatto di slogan, di urla, di insulti e di vaffa gridando ONESTA ONESTA’! E non fa niente se non sanno usare il congiuntivo (già c’è il t9); non importa se non conoscono la geografia (già ci sono le agenzie di viaggio); la storia è roba per vecchi, roba da 27 gennaio, che basta emettere qualche provvedimento, qualche delibera in fascia tricolore e via, la nostra porca figura riusciamo a farla anche oggi. E poi, per mostrare che “quando facciamo ci sappiamo fare e non intacchiamo le casse comunali, non spendiamo denaro della gggente, sai che facciamo? Senza spendere un centesimo doniamo l’abbonamento annuale del trasporto pubblico ai perseguitati razziali sopravvissuti ai campi di sterminio e residenti a Roma”. Cazzzz, non ci posso credere! E il comunicato del Campidoglio sottolinea anche che “l’agevolazione è resa possibile da un’operazione di co-marketing”: in pratica sarà uno sponsor ad accollarsi il costo degli abbonamenti. Speriamo che abbiano avuto almeno il buongusto di non far sponsorizzare l’operazione da un rivenditore di gas.. E quanti saranno mai questi abbonamenti ? Nove, anzi no, otto! Otto sono i reduci dei campi di sterminio residenti a Roma! Fino all’altro ieri erano 9, ma uno è deceduto proprio il giorno prima della Giornata della Memoria. Sono: Lello Di Segni, 89 anni; Alberto Sed, 89 anni; Alberto Mieli, 91 anni; Giuseppe di Porto, 94 anni; Sami Modiano, 87 anni; Rosa Hanan, 97 anni; Giuseppe Varon, 91 anni; Donato di Veroli, 93 anni. Umberto Aboaf, 95 anni, è il superstite deceduto giovedì. Vogliamo anche aggiungere per completezza d’informazione che i superstiti della Shoah godono già del diritto alla gratuità in base ad una legge (la 791 del ’90) e che data l’età non sono soliti utilizzare i mezzi pubblici per le loro scorribande nella Roma Capitale. Come concludere? Speriamo che non emettano un provvedimento analogo attraverso il quale si forniscano i libri di testo gratuiti, per la scuola dell’obbligo, agli orfani dei caduti della Grande guerra, ché mica sanno quando si è combattuta.
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
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