Pendete una squadra e mandatela a Milano. Chissà perche, da quelle parti quella squadra diventa qualcosa di roccioso e impenetrabile. Osservarla giocare e non riuscire a comprendere chi è il vero trascinatore, chi tra Logan, Sosa, Sanders, De Vecchi, Lawal, Dyson e gli altri faccia la differenza. Perchè, da quelle parti, quella squadra, la Dinamo di Sassari, riesce a disegnare percorsi indefinibili e sinuosi. Perchè, da quelle parti, la Dinamo di Sassari vince le partite. Come gara 1 delle semifinali del campionato. Lo so, tutti diranno: è stato un episodio, Milano si riprende tutto con gli interessi, certe cose nello sport capitano. Certo. Capitano. Ma la Dinamo non è un caso. Ha vinto per due volte la coppa Italia da quelle parti, ha sempre messo l’abito da sera quando ha dovuto giocare con l’Armani. Ha sentito il rumore dell’impresa da quelle parti. Scorrete con i ricordi l’ultimo quarto della partita dei giorni scorsi. Pareva di assistere ad un gioco bellissimo e senza nessun rumore. Tutti andavano a canestro con scioltezza e facilità e Milano, invece, si incazzava (un pò, come i francesi che vedevano Bartali vincere al Tour). Stasera c’è gara 2 e tutto ritornerà alla normalità. Già, perchè c’è ancora qualcuno che pensa vi sia normalità nello sport e nelle imprese. Milano è un parquet difficile, dove vincere non è semplice ma la Dinamo ha dimostrato che è possibile. Guardando la gara in televisione pensavo a mio zio, emigrante in Germania negli anni cinquanta che attendeva in terra straniera la Nazionale Italiana per sperare vincesse con i tedeschi. E quando succedeva per lui era una giornata di riscatto. Sono passati gli anni e vincere a Milano non è la costruzione di un’epopea e non c’è nessun riscatto, per carità. In fondo è solo una partita di basket. Però, a ben vedere in questi giorni c’è molta Sardegna nello sport italiano: la piccola freccia Aru e la Dinamo di Sassari. Proviamo a godere di queste piccole cose e non dite che i problemi non si risolvono con queste imprese. Lo so benissimo. Ma se Aru e la Dinamo non ci fossero non staremmo certo meglio. Stasera, ore 18.05 la seconda gara tra due squadre che hanno onorato la pallacanestro. Io, chiaramente sto dalla parte della Dinamo che aspetta e annusa e fiuta. Magari succede che……
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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