Venerdì scorso, 30 marzo, ho pubblicato su questo blog un post intitolato “La cattiva strada”. Si parlava dei casi di strade aperte nelle ultime settimane in riva al mare, in due diverse località del Comune di Arzachena, oggetto di accertamenti da parte delle autorità competenti. Per completezza d’informazione, illustro i succosi sviluppi della vicenda. Se per la strada aperta tra l’hotel Cala di Volpe e la spiaggia li Itriceddi si è rimasti fermi all’invio degli atti alla Procura della Repubblica, come disposto dall’ufficio della polizia locale che ha eseguito il sopralluogo, nel caso della seconda strada – aperta sul litorale tra Cannigione e Palau, in località L’Ulticeddu, per permettere l’accesso ad un chiosco di prossima costruzione nella spiaggia sottostante – il Comune di Arzachena ha disposto la sospensione dei lavori attraverso un’ordinanza firmata il 30 marzo dal dirigente dell’ufficio tecnico comunale, l’architetto Mario Chiodino. I lavori erano stati autorizzati dal Comune nel mese di gennaio, quando l’architetto Chiodino non era ancora in carica. Il dirigente ha però ritenuto che non vi fossero i requisiti per rilasciare quel permesso, poiché il Piano utilizzo litorali adottato dal Comune nel 2015 non prevede in quell’area alcuna concessione, cosicché è stata ordinata la sospensione dei lavori. Il Comune che sconfessa il Comune è già una notizia sensazionale. Ma ancora più sensazionale lo diventa se l’ordinanza di sospensione è indirizzata in primis ad un amministratore pubblico: il direttore dei lavori, infatti, è il geometra Michele Occhioni, delegato comunale all’Ambiente. Nell’ordinanza, si parla di trasformazione urbanistica, estetica e funzionale dell’area interessata dai lavori. Un autentico caso politico, oltreché una faccenda delicata sul piano ambientale.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo e-book "Cosa conta".
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