Sai, tu un poco la storia la conosci e lo sospetti che questi inglesi, brexit a parte, in fondo sono sempre stati dei simpatici figli di bagassa. Un po’ come tutte le grandi potenze coloniali. Il disprezzo per gli inferiori, che siano giovani ricercatori italiani o torturatori egiziani, fa parte del temperamento di chi per secoli ha basato la propria ricchezza di popolo sulla povertà di altri popoli. Parlo delle classi dominanti, naturalmente, perché in quanto a disprezzo per gli inferiori anche fra di loro non hanno mai scherzato. Basta che ti leggi Dickens, senza neppure approfondire più di tanto, per capire cos’era quella superba Londra vittoriana padrona del mondo dove se una disgraziata si sgravava accosciandosi su una fogna a cielo aperto e lasciava il piccolo ai bordi del rigagnolo, come fosse un pezzo di merda, la cosa veniva considerata del tutto normale. Con questa faccenda di Cambridge che fa la reticente sul martirio di Giulio Regeni mi vengono in mente tutti questi pensieri. Che sono disordinati, un po’ scorretti e anche pericolosi perché rischiano una deriva verso il concetto di Perfida Albione, visto che il fascismo è un male endemico che ce l’abbiamo tutti dentro com’era per la malaria che quella l’abbiamo debellata ma per il fascismo ancora non hanno inventato il DDT. E quindi penso a quando emerse questa storia di torture e di morte nella quale, tanto per cambiare, il primo politico italiano che si spese sino in fondo per denunciarla costasse quel che costasse alla nostra economia ma l’importante era salvare la nostra dignità di uomini, fu il senatore Luigi Manconi. Però non tutti hanno la lucida e intima correttezza politica e morale di Manconi. E io, a esempio, quasi inconsciamente accarezzavo pensieri razzisti: che in fondo questi egiziani sono fuori dalla nostra magnifica cultura giuridica occidentale e in particolare europea. Questi egiziani che sino a ieri erano sudditi del Gran Sultano di Costantinopoli e ci sono voluti gli inglesi a introdurli nel mondo civile, e sorvolavo tra l’altro sul fatto che l’impero del Gran Sultano era più tollerante e meno classista dei vari inglesi, francesi, russi, tedeschi vari e compagnia cantante che gli svolazzano intorno. Insomma, mi dicevo, da questi barbari di egiziani cosa ti vuoi aspettare? Però adesso, pensavo, ci sarà la riscossa della nostra superiore civiltà occidentale. Vedrai che l’Uk farà di tutto per chiarire eventuali leggerezze nelle sue istituzioni simbolo qual è Cabridge. Vedrai che James Bond verrà convocato da M nel suo misterioso ufficio di Regent’s Park -007, corri in Egitto a scoprire i massacratori di quel povero ragazzo italiano, che tra l’altro era anche ricercatore di una università inglese e siamo ancora di più responsabili nei suoi confronti. E cerca anche di chiarire com’è che la gloriosa Cambridge l’ha mandato lì a rischiare la pelle. E non lo sapevo, coglione che sono, che James Bond ha studiato a Cambridge. Fanno tutti e due parte – lui, Cambridge, i vari governi – di quelle classi dominanti che la cultura coloniale ce l’hanno ancora dentro. L’università manda a fare ricerche rischiose in giro per il mondo ragazzi che vogliono soltanto studiare ed entrare a buon diritto nel mondo accademico? Beh, se è così certo non si è comportata bene. Però stiamocene zitti, proteggiamoci tra noi dell’ex impero, reticenza nei confronti dei giudici italiani: niente chiacchiere, siamo inglesi.
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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