Mauro Pili si è accorto di me, o meglio, si è dovuto ricordare di me. Dopo avermi citato in un’Aula parlamentare con tanto di nome e cognome, facendomi addirittura oggetto di una interrogazione (era andato volontario ma non so che voto abbia preso, credo basso) ora mi dedica addirittura un post su uno dei suoi profili, quello che io non posso vedere perché mi ha bloccato circa un anno fa. Peccato. Se io potessi interagire con lui gli spiegherei davanti a tutti i suoi fans dove sta sbagliando su Budelli, quali danni ha contribuito a causare ai maddalenini e a tutti i sardi avallando la chiusura dell’isola. Ad esempio gli spiegherei che non lo accuso di aver fatto scappare nessuno, perché secondo me Harte non sa neanche chi è Mauro Pili. Certo, se Budelli andasse ancora all’asta e al posto di Harte se la aggiudicasse un palazzinaro, sicuramente chiederei a Pili se è contento del risultato. Oppure, in assenza di palazzinari, gli spiegherei che se passasse la trasformazione di Budelli in una riserva integrale (quella per cui Pili esultava), i maddalenini non potranno più entrare a Budelli se non accompagnati da una guida. Gli spiegherei anche che Harte non poteva aggiungere cubature, e che quella storia dell’aumento di volumetrie era una balla. Gli farei anche vedere in che condizioni è Budelli, senza un ente in grado di prendersene cura: gli mostrerei le spiagge che stanno scomparendo, portate via dall’erosione o le coste nella zona ovest, sommerse di spazzatura che nessuno raccoglie. Gli farei anche vedere che i pontili disegnati da Harte (e per cui avrebbe dovuto comunque chiedere una concessione a mare, cosa che può fare chiunque senza bisogno di proprietà a terra) non sono diversi dai campi boe che il Parco è costretto a installare ogni anno (quando non si bloccano le procedure di gara), per provare a difendere i fondali, specie quelli attorno a Budelli; e gli farei vedere cosa diventa quel mare quando non ci sono pontili o campi boe a frenare gli ancoraggi delle barche sulla Posidonia oceanica. Gli chiederei magari di illustrare i suoi progetti per Budelli. Chiaramente dovrebbe darmi la possibilità di replicare, in modo che se presentasse un castello di favole io possa smontarglielo davanti a tutti. Confesso che se me ne desse l’opportunità, gli chiederei anche come ha fatto a confondere la Sardegna con la Lombardia quando era Presidente della Regione. Gli chiederei come ha fatto a scambiare una barca per il monitoraggio ambientale con una nave per le ispezioni petrolifere; e gli chiederei anche, già che ci sono, come è andata la storia delle ruspe a Mont’e Prama. E come mai non ne ha più parlato.
Ma sono stato bloccato circa un anno fa.
Perché il dibattito è il sale della politica.
Nacqui dopopranzo, un martedì. Dovevo chiamarmi Sonia (non c’erano ecografi) o Mirko. Mi chiamo Luca. Dubito che, fossi femmina, mi chiamerei Sonia. A otto anni è successo qualcosa. Quando racconto dico sempre: “quando avevo otto anni”, come se prima fossi in letargo. Sono cresciuto in riva a mare, campagna e zona urbana. Sono un rivista. Ho studiato un po’ Filosofia, un po’ Paesaggio, un po’ Nuvole. Ho letto qualche libro, scritto e fatto qualche cazzata. Ora sto su Sardegnablogger. Appunto.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Cara Cora (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design