In una domenica di festa, qualche anno fa, un giovane e ricco commerciante con casa in Gallura salì sulla sua Ferrari e decise di spingere a più non posso sull’acceleratore, percorrendo il primo tratto della Olbia-Sassari, l’unico terminato di un’opera ancora largamente incompiuta.
Raggiunse i trecento all’ora, su una strada regolarmente aperta al traffico. Ma siccome non era sicuro di poter essere creduto, fece filmare l’impresa e rilevare la velocità con un telelaser.Bastava? Certo che no!Affinché tutto il mondo sapesse pubblicò la sua corsa su youtube, perché tutti potessero ammirare il suo coraggio e la sua perizia alla guida.
Ma lo venne a sapere la Procura della Repubblica di Tempio. Fu aperta un’inchiesta, nella quale rimasero coinvolti due poliziotti, accusati di essersi prestati alla documentazione della prova fornendo un telelaser.I due agenti sono poi stati assolti con formula piena, mentre contro il pilota della Ferrari l’inchiesta è ancora aperta, anche se resa difficile dalla irreperibilità dell’indagato.Ho letto i commenti alla notizia. Divisi tra l’ammirazione per uno che usa la Olbia-Sassari come fosse l’autodromo di Monza e indignazione per “le solite cose all’italiana dove tutto finisce senza colpevoli”.Ah, se lo avesse fatto in qualunque altro paese estero! I ferri ai polsi non glieli avrebbe levati nessuno!Ben altre leggi, da quelle parti. Mica come in Italia.Nello scorso mese di luglio, il milionario slovacco Radim Passer si è messo al volante della sua Bugatti Chiron – fuoriserie da tre milioni di euro – e all’alba ha percorso alcuni chilometri di un’autostrada regolarmente aperta al traffico, nei pressi di Berlino.Anche lui ha fatto filmare tutto e ha postato il video su youtube: se lo cercate, lo trovate ancora adesso.La Bugatti ha toccato i 417 chilometri orari, superando come fossero ostacoli fermi le altre auto in marcia sullo stesso asfalto.La polizia tedesca ha aperto un’inchiesta.E sapete cos’hanno fatto, al milionario slovacco?Nulla.Su quel tratto dell’autostrada tedesca non esistono limiti di velocità e chiunque può scegliere l’andatura che gli pare. Anche 417 chilometri orari, se ha un’auto che glielo permette e irresponsabilità quanto basta.Tanto la legge, in Germania, lo permette.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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