Ti dicevano che il telefono, quello via cavo, quello con la cornetta, la rotella dei numeri, quello che ricorda la tua infanzia e adolescenza, non serviva più. Avevano eliminato le cabine dalle strade, scomparsi i gettoni, le schede, tutto l’armamentario era diventato un ricordo. Invece la Regione Lombardia ammette il fallimento della campagna di vaccinazione e commissaria Aria, l’azienda regionale per l’informatica a cui aveva affidato la gestione del portale delle prenotazioni degli over 80. Un flop certificato che crea non pochi imbarazzi al governo di destra costruito dalla Lega e dintorni. Così il sempre più impacciato governatore lombardo Attilio Fontana, su suggerimento pare di Moratti e Salvini che non ha preso molto bene questa situazione, ha deciso di cambiare per l’ennesima volta strategia e si affida alle Poste Italiane nella gestione delle prenotazioni. Aspettando quel momento però toccherà alle Aziende sanitarie che chiameranno direttamente chi dovrà ricevere il vaccino. Domani, a quanto pare, partiranno le telefonate per gli over 80 che hanno ricevuto l’appuntamento per la vaccinazione. Basta portali, click day, algoritmi, sms, caselline da compilare davanti al computer. Si ritorna al vecchio e dolcissimo telefono in attesa di un futuro in mano al postino che, come sia sa è molto affidabile: lui, almeno, suona sempre due volte. Domandone finale: ma lo si poteva immaginare un po’ prima che per contattare i pur arzilli ottantenni bastava una semplice telefonata?
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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