Ve lo dico subito per sgombrare il campo da chi comincerà a storcere il naso: Florinda Bolkan è una della mie muse, l’attrice eterea, sensuale e inarrivabile che ha costellato la mia adolescenza. E’ apparsa come una stella luminosissima nei panni di Augusta Terzi, l’amante perversa del poliziotto psicopatico interpretato dall’immenso Gian Maria Volonté, in “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto“. Il film, del 1970, lo vidi forse nel 1973, in un cineforum organizzato dalla società Umanitaria, ad Alghero. C’era anche il fantomatico dibattito di sinistra memoria e io, di quel film, per mesi ricordai solo lei: Florinda Bolkan. (il dibattito no) Lo stesso anno interpretò Anonimo Veneziano, con Tony Musante (era la moglie separata) con Enrico Maria Salerno. La ritrovai come contessa siciliana nello sceneggiato “la Piovra” e lei, Olga Camastra fu il mio bellissimo incubo. Rapporto di amore e odio quello tra lei e il commissario Cattani, amore non scontato, tra molti passaggi cauti e molte mareggiate. D’altronde lei, Florinda, è sempre stata così, sempre sopra le righe, mai banale, mai semplice e normale. Ha negli occhi la saudade brasiliana e nel sorriso la certezza che la vita si abbraccia in tutti gli attimi. Mi ricorda per molti aspetti Ayrton Senna: hanno in comune la voglia di raccogliere subito l’essenza delle cose. Florinda Soares Bulcao è nata il 15 febbraio del 1941 ed oggi compie 82 anni. Ve lo dico per davvero: quel sorriso della Bolkan è la dimostrazione palese che la vita ha qualcosa di magico, di essenziale. Buon compleanno Florinda e bom tudo.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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