Le parole della Moretti sono di una violenza inaudita. Sono un salto indietro di intere generazioni. Sono, veramente, la mortificazione di anni e anni di lotta sociale e di battaglie femministe, ma non solo: sono la mortificazioni di anni di conquiste sociali. Sono lo specchio della deriva berlusconiana e maschilista del nostro paese. Non è tanto dire che, in politica, prendersi cura del proprio corpo sia importante. Lo diceva già Platone. Niente di nuovo, in questo. E credo che tutti, uomini e donne, ci prendiamo cura, a modo nostro, del corpo. Quello che inquieta è l’attacco alla Bindi e alla sua generazione ree di aver mortificato la bellezza. La Moretti, espressione massima del berlusconismo e del suo derivato renzismo, non rivendica il diritto ad essere belle (cosa ineccepibile), ma crede nei canoni estetici della bellezza imposti dall’universo maschile come la conditio sine qua non della politica. Per fare politica, insomma, devi essere bella e attraente. Senza di questo non puoi fare politica. Questo è il messaggio berlusconiano, patriarcale e becero che la Moretti ha lanciato. Ma mi chiedo: che c’entrano i canoni estetici con la politica? Che c’entra l’andare dall’estetista con le competenze richieste per guidare una regione? Siamo davvero ridotti a questo? È questa l’idea che della donna abbiamo? È questa l’idea che le donne del PD, quelle Lady-like, hanno delle donne? Perché non prendere le distanze contro questa deriva maschilista e sciovinista di alcune donne del PD? Quando Berlusconi ironizzò sulla bellezza della Bindi, allora le femministe del PD e di Sel saltarono, giustamente, su tutte le furie. Dove sono ora? Perché attaccarono Berlusconi dipinto come il mostro maschilista, e ora che il mostro ce lo hanno a casa non alzano la voce? Le affermazioni della Moretti e delle altre lady-like renziane, mortificano anni e anni di battaglie femministe per essere giudicate e rispettate non in base ai canoni stereotipati di bellezza direttamente imposti dall’uomo, ma sulla base di competenze. Questo assordante silenzio delle donne del PD e di alcune di Sel è veramente imbarazzante, oltre che ipocrita. Certo criticare Berlusconi per le sue uscite maschiliste era facile, criticare le berlusconiane di casa propria non lo è. Meglio puntare il dito altrove. Meglio guardare il dito e non vedere la luna.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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