Anche oggi sono andato a fare la spesa al supermercato, come ogni domenica. Dopo il solito giro al reparto ortofrutta, ai banchi dei latticini e degli insaccati, fino agli scaffali del pane e dei dolci, mi sono ricordato che mia moglie mi aveva chiesto quei bastoncini che servono a profumare l’aria quando cucini il pesce o il cavolo. Ora, il mio pusher di bastoncini deodoranti si chiama Mustafa e lavora all’ingresso del supermercato, lato parcheggio auto, e così scendo a piedi giù per il nastro trasportatore, con le borse colme appresso, controcorrente… E’ forse per questo che lui non mi riconosce subito e soltanto in un secondo momento, quando alzo la voce, si scuote e si apre in un sorriso festoso… “ Vincenzo, è parecchio che non ti vedevo… sei stato male? ” Rimango sorpreso. Lo confesso, non mi aspettavo questa reazione così profonda e allora mi ricordo che in effetti per un motivo o per l’altro o magari soltanto perché ormai fa sempre più caldo non ho più portato l’auto con me. Non ci avevo pensato, ma così avevo evitato del tutto di incrociare Mustafa. Lo vedo preoccupato a tal punto che sono costretto lì per lì a inventare una scusa, e gli dico che sì, in effetti, sono stato male… lui sbianca in volto e vuole sapere come sto ora, non cosa avessi avuto, come avrebbero fatto altri, per mera curiosità, e allora gli invento che le analisi sono andate bene, e lui riprende colore… rifletto un attimo, e mi chiedo chi altro mi abbia mai investito con una tale enfasi mista a sincero interesse dopo un’assenza tutto sommato breve… nessuno, e per un attimo provo un senso di colpa per non essere più passato da lui… Gli chiedo della bellissima moglie, dei bambini che l’anno prossimo andranno all’asilo di Piazza del Carmine e sono tentato di acquistare oltre ai bastoncini qualcos’altro che estingua il mio senso di colpa… ma lui mi sorprende ancora e mi dice che i bastoncini sono gratis per mia moglie e che il regalo, dice proprio così, il regalo (e mi fa arrossire), lo fa lui a me, e mi porge un libretto coloratissimo di ricette della sua terra, infilandomi un segnalibro sulla pagina della ricetta del riso sul pesce… “ E’ poco, amico mio, ma così ti ricordi di Mustafa anche quando non ci vediamo… “, mi dice, prima di salutarmi calorosamente…
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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Cara Cora (di Francesco Giorgioni)
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Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
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