Il povero ex lider massimo (dalema) più che un rottamato è un pendolo. Va a destra e a sinistra ma non si sposta di un millimetro da dove sta: né avanti né indietro. E’ l’immagine perfetta della cosidetta “sinistra” del piddì. Il primo e la seconda alternano momenti di grande vicinanza al lider supremo (“è l’uomo del 41%”) a momenti di schifo totale per esso (“così non va”) . dalema – che nei mesi scorsi aveva coperto di complimenti renzifonzi e, per questo, aveva sperato, senza successo, fino all’ultimo momento di diventare l’alto rappresentante per la politica estera dell’UE – adesso attacca di nuovo il premier dicendo che ha trasformato il piddì in un partito personalistico, gestito con arroganza e permeabile ad ogni sorta di trasformismo.
Il problema di dalema, a quanto pare, non è quello che fa il suo partito, ma come lo fa. E’ il metodo che non gli piace, non i contenuti. La forma, non la sostanza. Perché lui, e il suo partito prima di renzifonzi, hanno votato il pareggio di bilancio in costituzione, l’intervento armato in Libia e prima ancora le favolose privatizzazioni (Telecom, Autostrade, ecc.) che hanno arricchito pochissimi e impoverito lo Stato (cioè i più) e l’elenco potrebbe continuare ad libitum.
La sostanza di cui è fatto dalema e renzifonzi è, perciò, la stessa: liberismo più bonapartismo (chiamato volgarmente “bipartitismo”). Prova ulteriore ne sia il fatto che è ministro dell’economia uno dei suoi uomini migliori, l’ex direttore della sua fondazione “ItalianiEuropei”, tale padoan.
Cosa c’è, dunque, che non va nella gestione politica e programmatica di renzifonzi? Una sola cosa: che usa lo stesso metodo che usò lui per “rottamare” occhetto ai tempi del Pci-Pds con la differenza che adesso quel metodo è usato contro di lui. E se ne duole. Anzi, non se ne capacita. E siccome con le “buone” (le moine e gli ammiccamenti) da renzifonzi non ha ottenuto nulla e ha perso tutto adesso prova con le “cattive”. Ma ormai è fuori tempo massimo: fra poco la riforma costituzionale e la quella elettorale saranno leggi dello stato e già adesso lui e la sua “sinistra” non valgono niente, figuriamoci dopo. Quel pendolo, fra non molto, si fermerà. Non andrà più né a destra né a sinistra e tantomeno né avanti né indietro.
Resterà immobile come il pendolo di un orologio rotto.
E sarà bellissimo perché ci dimenticheremo che esiste lui, la “sinistra” del piddì e il loro pendolo della convenienza.
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