È consolante sapere che, su temi quali la tolleranza e il rifiuto delle campagne d’odio contro i musulmani, esponenti del mondo progressista e di quello religioso la pensino allo stesso modo. Esattamente allo stesso modo, precisamente allo stesso modo. Nella foto, sulla sinistra trovate l’intervento pronunciato dall’assessore comunale di Olbia Ninni Chessa alla direzione regionale del Pd, tenutasi ad Oristano. Il discorso è stato pronunciato il 10 gennaio e il consigliere del Partito democratico – già presidente del Consorzio industriale del nord est – lo ha pubblicato integralmente sulla sua pagina Facebook. Sulla destra, invece, una riflessione di Alessandro Esposito, blogger e Pastore della Chiesa Valdese, apparso sulla pagina internet del settimanale L’Espresso. La data di pubblicazione è l’8 gennaio. Eccolo: (http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/01/08/alessandro-esposito-l%E2%80%99islam-tradito//) tra Esposito e Chessa c’è una sbalorditiva convergenza di vedute, che noi abbiamo sottolineato evidenziando le parti in cui il discorso di Chessa ricalca perfettamente, parola per parola, il post di Esposito, dato però alle stampe due giorni prima. Come non vedere, in questo incredibile coincidere di pensieri, una manifestazione soprannaturale? Come non vedere un misterioso disegno per indicare una nuova concordia tra uomini (il Pastore Esposito e l’ingegner Chessa) di culture diverse?
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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