Discutendo con una persona degna di discussioni “ne è uscito” Lussu. In Marcia su Roma riposano tante di quelle verità che sprizzano attualità da tutti i pori.
Sprizzano anche tante storie “storiche” importanti per i sardi e, soprattutto, per chi viene dal Sulcis. Ché è anche il Sulcis fascista che racconta Lussu, o le miserie dei fascisti (con nome e cognome) che a guardarli ora – i discendenti – ti pisci dal ridere…
Comunque la faccenda di Lussu che voglio far salire sul pelo dell’acqua come fanno le bollicine d’aria quando vanno cercando l’aria sott’acqua è – molto banalmente – assimilabile alle strategie attuali di un attuale partito che rivendica legittimità urlando ai quattro venti percentuali che iniziano con quattro.
Lussu, parlando del “primo fascismo e del secondo fascismo”, discute della capacità onnivora di quella formazione e, per sottolineare quelle lunghe prese piovresche, fa parlare il generale Gandolfo, Comandante dell’VIII Corpo d’Armata, bersagliere, quelli la cui caratteristica era “sport, celerità e azione”.
Questo generale partecipò alla battaglia di Vittorio Veneto, fu ferito, si iscrisse al fascio, ne diventò uno dei capi, partecipò alla Marcia su Roma, godeva di grande prestigio e aveva fama di essere “contro la violenza individuale”.
Mussolini lo spedì in Sardegna come Prefetto per riportare l’ordine e lui cercò di riportare l’ordine con strumenti che gente pallosa come i sociologi selznickiani chiamano “cooptazione”.
Rivolgendosi ai rivoltosi antifascisti e agli ex combattenti diceva: “Io sono il vostro padre, non il vostro nemico. Sono il vostro generale e non il vostro Prefetto. Voi dite che le libertà politiche sono minacciate! Ebbene, voi entrate nel fascismo e le difenderete. Voi sarete i padroni della situazione. Io consegnerò nelle vostre mani i fascisti e voi ne farete quel che volete. I veri fascisti siete voi! (…) Voi siete democratici? E io non sono forse democratico? Voi siete autonomisti e repubblicani? Ebbene continuate ad esserlo, nessuno ve lo impedirà. Il fascismo è un mosaico in cui la diversità dei colori e il multiforme aspetto dei dettagli danno maggior splendore all’insieme”.
Detto, fatto…!!! Anche a distanza di anni. Come prendere un autobus che passa.
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