Ero ragazzino quando sul mio paese si abbatté un devastante nubifragio. Mio padre sulla porta di casa osservava i fiumi d’acqua scorrere nelle vie che cominciavano a ingrossare e trascinare ogni cosa. Di lato alla casa udimmo un frastuono: era un muro abbattuto dall’impeto di una piena che aveva travolto un orto lì accanto e ora minacciava di allagare gli interni di una azienda.
In mezzo alla piena e immerso nel fango, c’era il proprietario di quel terreno che cercava inutilmente di arginare quel disastro. Sapevo che tra quella persona e mio padre non c’era neppure il saluto per motivi che ignoravo.
Vidi mio padre correre dentro e calzare velocemente gli stivali e indossato un pastrano corse fuori, sotto la pioggia, in mezzo alla piena e al fango, vidi brevi e concitati cenni tra lui e l’altro uomo sul da farsi, li vidi lavorare all’unisono, sostenendosi a vicenda, afferrare grossi blocchi di tufo e dopo una immane fatica durata quasi un’ora eressero una barriera solida che deviava la piena e metteva in salvo l’azienda. Fu la mia prima lezione sulla solidarietà.
C’è una piena di emergenza sanitaria che sta dilagando nel Paese, che ci sta travolgendo. C’è un governo, visibilmente debole, ma che in mezzo alle storiche carenze nazionali sta cercando di creare un argine sul versante sanitario ed economico, entrambi fragili perché devastati da un quarantennale saccheggio della politica.
Tuttavia raccatta risorse finanziarie per 25 miliardi e li mette a disposizione degli italiani, ma l’opposizione che fa? L’opposizione, mentre il Paese conta i morti a migliaia, anziché offrire il suo aiuto, diffonde la falsa notizia che il governo ha stanziato solo 25 miliardi mentre gli altri Paesi ne hanno stanziato centinaia: Germania 550; Francia 300; Spagna 200. Così la Lega ha informato i suoi adepti.
Un falso clamoroso, perché le cifre riferite alle altre nazioni non sono gli stanziamenti dei governi ma l’attivazione di flussi finanziari, la mobilitazione monetaria corrispondente alla quantità degli stanziamenti. Perciò, il confronto dell’Italia con gli altri Paesi, in questo caso, non devono essere i 25 miliardi di stanziamento ma i i corrispondenti 350 miliardi di attivazione di flussi finanziari. Molto più della Francia e della Spagna.
Chi cerca di ricavare consenso politico diffondendo menzogne, o semplicemente contestando, come fanno in tanti, l’operato altrui senza fornire, per altro, soluzione alternativa, è quanto di peggio l’animo umano possa concepire; anche se lo nascondono dietro la politica, come se in nome della politica possa essere giustificata ogni vigliaccheria e nefandezza.
Persone che, mentre gli altri cercano di salvare una nazione, smerciano prodotti avariati per inquinare la realtà, per avvelenare coscienze; per racimolare il consenso degli sprovveduti o per segnalare lo squallido spirito di servizio sperando di essere notati e, chissà, ricompensati in moneta o con una candidatura purchessia.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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