Squilla il telefono di mia moglie. È il corriere delle poste, deve consegnare un pacco Amazon ma non trova la nostra via. “Sai che mi sembra di aver riconosciuto la voce?”, dice mia moglie, subito dopo aver fornito le indicazioni per raggiungerci al chiamante. Dopo due minuti l’auto del corriere è ferma davanti casa, il motore acceso. Esco. Ho addobbato il limone del mio giardino con le luci di Natale e la faccia del corriere, oltre il finestrino abbassato, la vedo colorata ad intermittenza. Resto sorpreso, perché lo conosco bene e non mi sarei mai aspettato di vederlo consegnare pacchi durante le feste. “Ma il tuo vecchio lavoro?”. “Bah, era un sistema nel quale non credevo più. Tempi troppo lunghi, mancanza di garanzie per il cittadino, sistema chiuso a vantaggio di una cerchia ristretta. Qui invece sto bene, lo stipendio è più che dignitoso e il sabato e la domenica me ne sto a casa. E quando stacco, stacco davvero”. Gli confesso che anche a me, ogni tanto, torna la voglia di fare lavori manuali conosciuti in tempi ormai lontani, tipo il magazziniere al supermercato. “Sai che cosa mi dispiace?” “No” “Che ho un contratto a tempo determinato. Firmerei subito per un’assunzione in pianta stabile”. Gli stringo la mano e mi complimento, senza sapere bene che dire. L’auto se ne va e le lucine di Natale ora colorano l’asfalto del piazzale. Il corriere che mi ha appena consegnato “Il ritratto di Dorian Gray” in lingua originale è un avvocato. Che, tra una causa e l’altra, ha trovato anche il tempo di prendere un’altra laurea, in scienze naturali. Una mente brillante, cui lo studio e la vita sono serviti per comprendere che la felicità e l’equilibrio non sempre sono in fondo alla strada dell’ambizione.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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