Sembrava uno di quei calendari da battaglia, con lo sponsor del macellaio, del rivenditore del gas e della parrucchiera del paesino, meno di 700 anime ma fra i primi in Sardegna nell’efficenza della “raccolta differenziata”.
Sono molti i paesini sardi che, in questo, danno davvero molti punti ai centri più grandi, tipo Sassari, dove da anni continuiamo a pagare salatissime multe per non avere raggiunto le quote previste. Ma poi, come al solito e come da abitudine, il danno non ci basta mai e quindi pretendiamo anche la beffa, per oltre.
E la beffa è che tutto ciò che di elettrodomestico e/o apparecchiature di vario genere, elettrico ed elettronico, gettiamo via, qua viene solo smistato, per essere spedito poi fuori dall’isola -in Germania, per esempio- dove ognuno di questi apparecchi dismessi, spesso ancora funzionanti, vengono smantellati e vengono recuperati e riciclati i vari materiali, alcuni davvero pregiati.
Magari scopri pure che, in una cittadina di oltre 100Mila abitanti, le persone che smaltiscono regolarmente negli appositi centri o zone raccolta i loro rifiuti ingombranti, sono una percentuale residuale. Il resto lo puoi trovare sparso fra piazzole, cunette e tratturi, campagne.
Non mi sono quindi stupito, per niente, quando avvicinandomi a quel calendario ho iniziato a leggere i nomi dei santi, di questi nuovi santi dei moderni calendari e non erano tanti, da una settimana all’altra variavano di pochissimo: Domenica- Sant’Umido Lunedi- San Secco Martedi- Sant.me Plastica e Lattine Mercoledi- San Vetro Giovedi Sant.mi Carta e Cartone Venerdi- di nuovo San Secco
E così via, per tutto l’anno.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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