“E tue mudu!”
Mi’, incazzati si sono!
E i soldi per farlo vedere già ce li hanno, balla!
Si sono comprati una pagina dell’Unione e l’hanno riempita di BLA BLA BLA per far vedere che loro i soldi li hanno fatti.
Chissà come li hanno fatti?
E ne hanno fatto tanti che possono permettersi di scialaquarli: hanno usato 29 Bla blù!
Crepi l’avarizia!
“E voi zitti, che vi abbiamo dato da mangiare e la possibilità di restare in Sardegna!”
Era dai tempi di “Contessa” che non si sentiva un padrone parlare in questi termini.
A questo punto siamo arrivati.
Non solo si arricchiscono, ammorbando i sardi in cambio di una manciata di stipendi–ma pagando le tasse a Milano–ma pensano di avere il diritto di dire ai sardi quando e come possono parlare.
“Usi obbedir tacendo e tacendo morire!”
Oddío, il diritto ce l’hanno, visto che per Zuncheddu pecunia non olet, nemmeno di benzene.
Mi chiedo soltanto cosa dirà adesso Antony, ormai quasi indipendentista.
E mi chiedo con chi ce l’abbiano, nella fattispecie.
Con quelli che non gli vogliono far trivellare Arborea?
Ma quelli mica mangiano dalle loro mani olezzanti di idrocarburi!
Non tutte le ruote si possono ungere con il petrolio.
O ce l’hanno con la patetica richiesta di Maria Antonietta Mongiu?
Rispetto a quello, mi sono limitato a commentare: “Ecco, uno di quei momenti in cui l’etica e l’estetica non si contraddicono.”
Forse questa volta la mia ironia è stata troppo sottile, ma non è mia abitudine spiegare le barzellette.
Fatto sta che i sorelli Moratti già considerano se stessi dei grandi benefattori dell’umanità–e dei sardi nella fattispecie–e hanno dato a Maria Antonietta Mongiu la risposta che si merita: “E tue muda!”
“Abbiamo già dato, morti di fame!”
La risposta che si merita chi si aspetta qualcosa da questi Monatti.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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