Il 5 dicembre del 1952 Londra fu avvolta da una coltre di nebbia densa e puzzolente che colpì la capitale britannica per alcuni giorni. Pare che il numero di vittime fu stimato in circa 4.000 persone ma, successivamente, fu appurato che furono 12.000 e probabilmente 100.000 malati in condizioni gravi si dovettero aggiungere nel conto. Ci ho pensato quando ho letto sui giornali di stamattina che il 5,9% degli italiani non crede che la terra sia rotonda e che il 5,8% pensa che il covid non esista. Come se una buona parte dei nostri connazionali vivesse all’interno di una coltre densa dalla quale non vede nessun orizzonte. Ora, a vederlo mezzo pieno il bicchiere ci racconta che per fortuna oltre il 94% la pensa in maniera diversa, (dentro questa maggioranza, per intenderci, ci sono anche io) ma non sottovaluterei il dato. Quella cifra è ben oltre la percentuale stimata per il partito di Renzi e in termini numerici gli italiani avvolti da questa immensa nebbia ammonta a quasi tre milioni di persone, quasi il doppio della Sardegna, il triplo della popolazione dell’Abruzzo. Sono numeri enormi e, forse, abnormi. Magari pensano che anche la luna sia piatta ed è dunque una grande padella senza manico e non si spiegano come mai stia sospesa lassù, come il sole che stranamente sorge da una parte e tramonta dall’altra. Questi tre milioni di italiani sono convinti che i 134.000 morti di Covid in Italia siano un prodotto di fantascienza e che gli oltre cinque milioni di decessi siano dovuti, probabilmente, ad un complotto costruito dai savi di Sion. Huston, abbiamo un problema: questi signori non credono alla vostra esistenza. Mi sembra un problema non da poco.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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