Da domani trovate nelle edicole il libro “gli ultimi sognano a colori” (è un’iniziativa dell’Unione Sarda) scritto da me e da Padre Salvatore Morittu. Molti di voi il libro lo hanno già acquistato (e letto) e alla stragrande maggioranza dei lettori quelle pagine del frate francescano innamorato della Divina provvidenza e degli ultimi è piaciuto. E’ stata per me una lunghissima avventura che mi ha portato a camminare tra le pagine della Bibbia e soprattutto dei Vangeli. E’ stata una “scoperta” che mi ha prima incuriosito e poi appassionato. C’era qualcosa di bello e misterioso nella ricerca dell’essenza della vita. Quel libro è stato un passaggio forse dovuto e cercato tra due modi di vedere “gli ultimi” e il pensiero laico e quello cattolico si sono ovviamente ritrovati sulla stessa strada. Vi chiedo come lettori attenti di fare un piccolo sforzo (bastano €5.50) per inseguire un sogno: quello di una cucina professionale e un nuovo refettorio all’interno della Comunità per persone che hanno problemi di dipendenza. Servirà come servizio ma servirà, soprattutto, per insegnare agli ospiti della comunità un nuovo mestiere da poter spendere una volta restituiti alla società. Chi ha letto il libro sa di cosa parlo e può acquistarlo per regalarlo e regalare a Padre Salvatore Morittu e alla comunità MondoX un’opportunità. Chi non lo ha ancora letto può farlo. Sono pagine che raccontano la parabola dell’uomo, narrano la storia di un piccolo francescano che si è fermato per la strada a discutere con gli ultimi. E li ha saputi ascoltare. E aiutare. In quella strada ci son passato anche io e sono orgoglioso di aver dato il mio piccolo contributo alla causa. Tutto il ricavato del libro sarà interamente devoluto all’associazione MondoX, compresi i miei diritti e quelli dell’editore Arkadia. Ve lo dico perché è bello credere nei sogni. Domani andrò in edicola ed acquisterò cinque copie del libro. Sognare è fantastico: poterlo fare a colori aiuta a guardare il mondo con un sorriso diverso. Provateci. In fondo costa meno di uno spritz (e contiene molti più colori).
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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