Gli ultimi cinque minuti della lezione nelle mie classi solitamente sono destinati al relax. Quella manciata di tempo è il frutto di una negoziazione feroce con gli alunni. Eravamo schierati su barricate opposte: loro chiedevano un quarto d’ora e io, invece, intendevo sfruttare il tempo della lezione fino al suono della campanella.
Ci siamo incontrati a metà strada.
In fondo, mi sono detta, quella piccola pausa serve a loro per smaltire le ultime nozioni di italiano e storia e prepararsi mentalmente alla materia successiva. Serve a me per ricaricare le batterie prima di entrare in un’altra classe. Ne abbiamo discusso a lungo, argomentando vicendevolmente ognuno le proprie ragioni. Alla fine ci siamo accordati, come i vucumprà: ultimo prezzo cinque minuti. Vengono utilizzati per le operazioni più disparate, sono una boccata d’aria fresca dopo essere stati a lungo sott’acqua. Molti di loro sguainano gli auricolari e si rilassano con la musica, alcuni chiacchierano, altri ancora fanno selfies e un giro di valzer su FB.
Poi c’è lui che, a 16 anni, tira fuori dallo zainetto la Settimana Enigmistica e fa le parole crociate con matita e gomma. E io m’incanto nel vederlo concentrato sul Bartezzaghi come fosse mio padre in un sabato pomeriggio qualsiasi.
Quando suona la campana, si toglie di dosso gli anni in più e torna ad essere un sedicenne. Come tutti gli altri.
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
Ma in piazza d’Italia dove sorge il sole? (di Cosimo Filigheddu)
Venti morti per caldo e siccità: 6 luglio 1957 (di Francesco Giorgioni)
Temo le balle più dei cannoni (di Cosimo Filigheddu)
La musica che gira intorno all’Ucraina. (di Giampaolo Cassitta)
22 aprile 1945: nasce Demetrio Stratos: la voce dell’anima. (di Giampaolo Cassitta)
Ha vinto la musica (di Giampaolo Cassitta)
Sanremo non esiste (di Francesco Giorgioni)
Elisa o il duo Mamhood &Blanco? (di Giampaolo Cassitta)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Morto per un infarto Gianni Olandi, storico corrispondente da Alghero della Nuova Sardegna (di Gibi Puggioni)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 17.739 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design