Dice che i De Filippo e l’ammiraglio Caracciolo non sono bruscolini, che Petito e Totò sono la sublimazione del vero tratto mediterraneo, che Eleonora Pimentel Fonseca ed Enrico Caruso sono più eroi di Garibaldi. Cosa vuoi che ti dica, io quando penso a Napoli penso a Giuseppe Marotta. Morì a 61 anni il 10 ottobre del 1963. Per questo la Macchina del Tempo di oggi sfiora appena, per ricordarlo, questo scrittore che come ogni genio partenopeo riuscì ad affermare il vero tratto di questa città: Napoli non è una città, è il mondo. E’ un casino da spiegare e da capire. Io non sono riuscito mai a fare né l’uno né l’altro. Cioè, al mondo non esiste luogo più speciale e particolare di Napoli eppure Napoli racchiude nel suo umore vivo tutto il mondo. E tutto il mondo non vuole dire soltanto l’indole di ogni suo angolo, ma anche la sua storia e i suoi miti. Guarda Pulcinella. Tu l’hai mai capito se è vero o inventato? A proposito di miti, io Marotta ho avuto l’onore e il piacere di incontrarlo che ero al ginnasio, quindi lui era morto da due o tre anni. Dico di miti perché a presentarci fu l’edizione Bompiani de “Gli alunni del sole”. Cioè la mitologia greca raccontata da don Federico Sòrice, ex bidello al liceo in piazza Dante che rivelava i veri dei e semidei “nel rione Stella e altrove, sui muretti o sotto gli alberi o presso qualche fontanella del Serino o su qualche grosso carretto che aspettava con le stanghe in aria un’imprecisabile utilizzazione”. Il vero Dio è il sole napoletano e la combriccola di discepoli del bidello in realtà è fatta di alunni di quel sole. Ed è questo libro che per la prima volta mi ha fatto capire – potenza dell’universalità napoletana – che i piaceri e i tormenti di Giove, Minerva, Nettuno e di tutti gli altri sono gli stessi del ciabattino Catello Debbiase, del fruttivendolo Salvatore Cadamartori (“guappo e becco”), di don Rosario Nepeta o del fattorino Vincenzino Aurispa (il più giovane, che strabuzza estatico gli occhi ancora limpidi quando Sòrice descrive il seno di Venere). Tu potrai commentare che l’antropomorfismo della mitologia greca e in generale di miti e religioni non è una grande scoperta. Se la metti così, può essere. Ma se invece di fare l’intellettuale ti leggi Marotta scoprirai l’essenza vera di questo concetto, a cominciare dalla cattiva indole di Marte, dio della guerra, affiancata agli umori di Salvatore Cadamartori, pronto a misurarsi a coltellate con chiunque osi ricordargli che la moglie si vede spesso con un orefice di Chiaia: “pronto con chiunque non fosse l’orefice in questione”. O la grandezza divina di Rea che dispensa cibo ad affamati veri, quelli dei vicoli dove si racconta di lei, e non a una generica umanità. E dopo ho letto tutto, di Marotta. Almeno credo. Da adulto sono persino riuscito a trovare nei mercatini dell’usato certi suoi romanzetti giovanili che non erano stati ristampati. Niente di lui mi ha mai deluso. Iniziate da uno qualsiasi, che sia “Gli alunni del sole” o il “Teatrino del pallonetto” o “L’oro di Napoli” o uno dei tanti altri. Non c’è graduatoria o cronologia. Provateci.
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
Da Mattarella a Zelensky passando per Sanremo.
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
Un rider non si guarda in faccia (di Cosimo Filigheddu)
Ciao a Franco dei “ricchi e poveri”. (di Giampaolo Cassitta)
La musica che gira intorno all’Ucraina. (di Giampaolo Cassitta)
22 aprile 1945: nasce Demetrio Stratos: la voce dell’anima. (di Giampaolo Cassitta)
Ha vinto la musica (di Giampaolo Cassitta)
Sanremo non esiste (di Francesco Giorgioni)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 18.023 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design