Oggi Giuni Russo avrebbe compiuto 71 anni anche se non è vero perché la piccola Giuni venne al mondo il 6 settembre ma il padre si recò all’anagrafe solo tre giorni dopo. Stranezze della vita. Come la sua bellissima voce unica e inimitabile. Fece tantissimi giri concentrici all’interno del panorama musicale e la sua personale “ricerca” la portò ad incontrare Alberto Radius, Cristiano Malgioglio e infine lui, il maestro: Franco Battiato. Con Franco nascerà una forte amicizia e una grande complicità. L’incontro porterà all’incisione di tre brani interpretati magnificamente da Giuni: “Una vipera sarò, Crisi metropolitana e l’addio”. Così come il maestro camminava tra strade quasi deserte alla ricerca di una perfezione contorta, nello stesso modo (forse consapevolmente, chissà) si trova proiettata nelle luci dell’hit parade con il brano altamente balneare “un’estate al mare”. Fu un successo strepitoso, inciso nel 1982 (sono trascorsi quarant’anni e la canzone è di una freschezza sorprendente) e rimane al vertice dei dischi più venduti per otto mesi. Un ‘eternità. In quel pezzo la cantante imita anche il verso dei gabbiani, dimostrando di avvicinarsi ad un altro mostro dell’estensione vocale: il compianto Demetrio Stratos. Da queste parti la ricordiamo per la canzone “Alghero”, altro grande successo ma il suo vero capolavoro rimane l’album “energie” , un lavoro assolutamente d’avanguardia e di sperimentazione con le invenzioni sonore curate da Franco Battiato. Oltre Alghero Giuni dedicò un’altra canzone alla Sardegna “alla spiaggia dell’amore” la località a forma di cuore ad Aglientu. Poi tantissime altre cose, tutte molto belle e importanti. La fermò un mostro che combatté per cinque anni: un cancro al cervello le blocca l’esistenza il 14 settembre del 2004 e anche intorno alla data della morte c’è una piccola incertezza. Morì nella notte a cavallo tra il 13 e il 14 settembre. La sua vita con quelle date di nascita e di morte ballerine è avvolta in un bellissimo mistero e in una splendida favola. Ho sempre amato Giuni, come Demetrio Stratos. Due voci alla rincorsa dell’infinito. Buon compleanno Giuni e la prossima volta ci vediamo ad Alghero!
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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