Un politico può chiedere che una parte del proprio passato, anche recente, venga cancellata dalla memoria collettiva? Può pretendere in punta di diritto che di quel passato non se ne debba più parlare? Può decidere cosa si possa scrivere su un giornale e cosa no?
Un politico ancora sulla piazza, intendo dire, ancora in lizza per importanti incarichi istituzionali e per l’amministrazione della cosa pubblica, uno che ha molta più voce in capitolo di me e di voi sui destini della Sardegna. Secondo l’ex presidente del Consiglio regionale Giacomo Spissu la risposta è sì, questo diritto sarebbe garantito dalla legge. Andiamo ai fatti. L’avvocato Andrea Viola, oltre ad essere un componente la redazione di Sardegnablogger, tiene anche un blog sulla versione online de Il Fatto quotidiano. L’8 marzo, Viola ha scritto un post sul suo blog intitolato “Sardegna, il Pd non naviga in acque tranquille”: un’analisi sulle correnti del Partito Democratico, corredata da alcuni dati sulle figure più importanti dello stesso partito. Tra queste c’è Spissu. Del quale, tra l’altro, Viola scrive che “Nel 2010, al termine di un lungo processo, il giudice monocratico del tribunale di Sassari condannò lui (un anno e dieci mesi di carcere) e gli altri imputati per truffa aggravata per il conseguimento di finanziamenti pubblici. Il seguito, la Corte D’Appello dei Sassari, a distanza di dieci anni dall’avvio dell’inchiesta, non ha potuto fare altro che dichiarare prescritto il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato per il quale era stato condannato in primo grado”. Attraverso un link, questa parte del post rinvia ad un articolo de La Nuova Sardegna del 13 dicembre 2014 – poco più di un anno fa – che dà notizia della sopraggiunta prescrizione. È un dato di fatto, questo? È storia? Oppure è una ingiustificata ed inutile rievocazione di una vicenda passata?
Per l’ex presidente del Consiglio regionale Spissu, di quell’inchiesta finita per prescrizione – e non per assoluzione – non se ne deve più parlare. A Viola e alla gerenza de Il Fatto quotidiano, Spissu lo ha fatto sapere attraverso uno studio legale che, con una lettera, ha chiesto la rimozione del post giudicato offensivo. “Peraltro, in maniera assolutamente ingiustificata ed inaccettabile, vengono riportati degli avvenimenti riferibili ad una vecchia cronaca giudiziaria – si legge nella lettera – attinente a fatti già definiti, già abusata dai media ed oggi non sorrette neppure in parte da alcuna ragione che ne possa giustificare la rievocazione”. Mi permetto di farvi notare e di riscrivere l’ultima frase di questo brano: “Non sorrette neppure in parte da alcuna ragione che ne possa giustificare la rievocazione”. Varrebbe a dire che, se questo invocato principio diventasse diritto, per fare cenno a tutte le innumerevoli vicende giudiziarie di Berlusconi finite in prescrizione bisognerebbe prima chiedere il permesso a Niccolò Ghedini. Nella lettera si invoca il diritto all’oblio che, si legge, dovrebbe “garantire la riservatezza in merito a notizie che non siano più di interesse pubblico”.
Chi stabilisce che un processo finito in prescrizione poco più di un anno fa sia “una vecchia cronaca giudiziaria” e non interessi a nessuno? Evidentemente Giacomo Spissu, esponente di primo piano del Partito Democratico. Quel partito che per anni ha condotto una battaglia sulla legalità basata sulle grane giudiziarie del suo principale avversario sulla scena politica, Silvio Berlusconi, secondo il principio che un politico deve essere trasparente sia nella sfera pubblica che privata. Un principio che, a mio avviso, è sacrosanto. Un politico non può pretendere che il suo passato venga cancellato per decreto o attraverso gli avvertimenti di uno studio legale: un politico deve rendere conto del suo presente e del suo passato e, in definitiva, la gente ha il diritto di sapere cos’abbia in testa e cos’abbia in tasca chi si candida a rappresentarla. Magari anche solo per concludere che quell’inchiesta giudiziaria, nel caso dell’indagine Spissu, fosse una gigantesca macchinazione ai danni di imputati incolpevoli.
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