Poi ci sono i carabinieri, un anziano signore di 85 anni e dei gatti randagi. Miscelando bene il tutto si rischia di scrivere una bella storia. Il signore è un amante dei gatti randagi ed ogni giorno si occupa di loro. Acquista delle scatolette al supermercato vicino casa e sfama questo piccolo universo di madri, padri e cuccioli felini. Poi, un giorno, si rende conto di avere a disposizione solo due euro e cinquanta e poca possibilità di continuare la sua missione. Entra comunque nel supermercato, osserva il prezzo delle scatolette, trova quella che costa più o meno il prezzo di ciò che ha in tasca e si guarda intorno. I gatti, senza di lui, non avranno il cibo e nessuno se ne occuperà. Si guarda intorno e decide di mettersi in saccoccia qualche lattina. Una cosa da poveri per poveri. Magari funziona. Si reca alle casse e prova goffamente a passare inosservato, ma qualcuno aveva notato il suo furtivo atteggiamento. Lo fermano e chiamano i carabinieri. Già, i carabinieri. Arrivano sul posto e si rendono conto che il furto è davvero singolare ma la denuncia deve comunque scattare. Si informano sul signore anziano, scoprono che è davvero indigente, che davvero si occupa dei gatti randagi e che, davvero, quel cibo era per quegli animali dimenticati un po’ da tutti. La storia potrebbe finire qui. Ma ci sono i carabinieri che si guardano e osservano gli occhi di quel vecchio signore. E’ un attimo e mettono sulle mani della cassiera i soldi necessari per le scatolette e le consegnano a quell’uomo che fino ad un attimo prima si vergognava di quel gesto. I carabinieri lo salutano e lui, felice, va ad incontrare i suoi gattini randagi. E’ successo, davvero. Italia, Lecce. Quel bellissimo e colorato sud che sa inventare piccole storie di carabinieri, anziani, gatti randagi e dignità. Grazie.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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