Solo quattro mesi fa, a Porto Torres, la maggioranza guidata da Scarpa, approvò tra le polemiche il Piano Urbanistico Comunale, lo strumento di pianificazione territoriale che detta le regole per lo sviluppo e la “conservazione” delle caratteristiche storico-socio-urbanistiche di ogni realtà territoriale. La storia del PUC di Porto Torres è iniziata una quindicina di anni fa sotto l’amministrazione di centro destra, guidata da Gilda Usai, è proseguita con l’amministrazione di centrosinistra guidata da Luciano Mura, e portata inopinatamente a conclusione, attraverso un “blitz” dalla maggioranza di destra e sardista guidata da Beniamino Scarpa. Perché “blitz”? Perché nell’esposizione dell’estensore erano stati immediatamente evidenziati, dai banchi della minoranza, soprattutto da Luciano Mura, dubbi sulla possibilità di applicazione di diverse procedure, che avrebbero fatto emergere evidenti problemi di incompatibilità con le norme nel frattempo entrate in vigore a livello regionale. Ma la maggioranza (PSd’A, FI e scarpiani) aveva respinto al mittente tutte le osservazioni, ritenute “pretestuose” e l’invito a riesaminare alcune questioni in Commissione Urbanistica, proposto da Mura a nome della minoranza. La maggioranza si chiuse a riccio e Gilda Usai, Giuseppe Borgacci e lo stesso presidente del Consiglio Ivan Cermelli bocciarono la proposta di Mura, “sottolineando l’esigenza di continuare a lavorare per la città e che pretestuose richieste non possono essere accolte, perché rimanderebbero ulteriormente l’adozione del Puc, la cui approvazione si attende dal 1982, e che dopo un travaglio che dura ormai da 12 anni (dal 2003) è arrivato il momento di adottarlo per arrivare presto alla sua approvazione”. Tra gli interventi sono da sottolineare quelli di: Pietro Madeddu (PSd’A come Ligas, Costa per gli amici, candidato oggi alla carica di sindaco), «L’approvazione del Puc è un punto prioritario e chi abbandona l’aula per motivazioni che non hanno senso, non è responsabile, soprattutto perché nell’opposizione c’è un ex sindaco che ha lavorato su questo documento»; Carlo Cossu (candidato con la coalizione che sostiene Ligas), «Mi sento di ringraziare maggioranza e minoranza per il lavoro che è stato svolto in commissione, ma soprattutto ritengo ci sia stata la buona fede assoluta del Presidente Ivan Cermelli nel cercare di portare a compimento questo risultato che è di tutta l’amministrazione compresa l’opposizione». Piano urbanistico comunale, secondo Cossu, “elaborato attraverso una programmazione e un “crono programma” partito dal settembre del 2013, permettendo alla commissione di riprendere dal cassetto la bozza del Puc e lavorare con continuità. Dieci riunioni di commissione che secondo Cossu hanno portato ad un risultato soddisfacente”. Oggi apprendiamo dalla stampa che per il candidato Ligas, già assessore della giunta Scarpa, esponente di quel PSd’A che aveva maggiormente voluto l’approvazione del PUC nonostante l’abbandono dell’aula di tutta la minoranza, a soli quattro mesi dall’approvazione traumatica del documento, quel “Puc è tutto da cambiare”… Corri, Costa, corri, che hai le gambe lunghe ma…la memoria è corta!!!
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
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