Ho passato tre giorni senza la connessione internet, non mi è mancata troppo, ma quello che mi sono perso, a vederlo oggi, mi fa imbestialire ancora peggio di quanto mi potesse provocare il vivere tutta la vicenda in diretta.
Riattivando la connessione e, come ogni giorno, tuffandomi sulla pagina per leggere le novità, la prima notifica del poco signor Zukeberg me la sono trovata davanti, incredulo, con tanto di foto: “questo elemento è stato rimosso dalla tua bacheca perché andava contro le politiche di fb….” Tutta una pappardella burocratica che in poche parole ti dice questo: “tu puoi essere bannato, censurato e persino cacciato via da facebook da un certo numero di utenti, senza nessuna ragione opinabile, perché non hai diritto ne’ ad una difesa ne’ tantomeno ad un contraddittorio o replica.”
Questa è anche la forza di chi sragiona pretendendo che ciò che per lui è dogma o dottrina lo si imponga a tutti e non sopporta chi pensa e vive decisamente meglio di lui. E’ una forza vigliacca e maligna, l’esatto contrario di ciò che la fede che dicono di professare insegna.
Credo ci sia molto da discutere su questo arbitrio, il successo di questo social net siamo tutti noi, ed è un successo che si traduce in montagne di dollari per uno solo, l’ideatore e proprietario, che con queste sue regole dispotiche e unilaterali la fa semplice, la fa da padrone.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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