Sono quelle storie minimaliste, di una sdolcinatura stucchevole, però sono storie che costruiscono immagini e destini che parevano non doversi mai incrociare. Vite che geometricamente non avrebbero avuto senso, non perché fossero parallele (e dunque non convergenti neppure nella teoria politica di Aldo Moro) ma proprio perché erano lontane e irraggiungibili. Per la geometria sicuramente, ma non per la chimica e la fisica e, soprattutto, per quel calcolo strano che le probabilità regalano anche alle cose impossibili: così come nello sport si può vincere contro i più forti, nella vita ci si può incontrare, lasciare, abbracciare e ritrovare anche dopo che la storia, quella con la S maiuscola, era passata sul tuo terreno e lo aveva completamente arato. La chimica ha creato il primo passaggio: lei giovane polacca liberata dai campi di lavoro in Germania. Lui, americano, soldato finito in luoghi sconosciuti per combattere una guerra infame, ricordata poi come seconda guerra mondiale. La fisica ha aiutato a mischiare gli elementi, a far partire le scintille e la polacca rimane in dolcissima attesa. Nascono due gemelli che vengono subito separati: il primo finisce in America e il secondo rimane in Polonia. La storia della fisica e della chimica tra i genitori finisce e tutto scompare. Per 69 anni. Poi George e Lucian scoprono di essere fratelli gemelli ma sostanzialmente diversi: parlano lingue diverse, hanno una cultura diversa, raccontano storie diverse. Eppure sono nati dalla stessa radice. Si sono ritrovati in questi giorni, si sono abbracciati e hanno promesso di essere “fratelli per sempre”.
la storia di George Skrznecky e di Lucian Poznanski (diversi anche nel cognome) mi ha fatto venire in mente quanto sono fragili le nostre convinzioni: quella di essere italiani, proprietari di questo suolo che non divideremo con nessuno. Pensate se da qualche parte c’è un nostro fratello gemello o lontano parente che, in qualche modo, un giorno ci busserà alla porta e gioiosamente ci dirà: abbiamo qualcosa in comune. Magari, nel calcolo delle probabilità abbiamo sangue inglese, croato, spagnolo, kenyota, somalo, australiano. La geometria, a volte non è perfetta. Non fa i conti con la fisica e la chimica manipolata dagli essere umani. In fondo, siamo tutti fratelli per sempre.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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